Dopo Paolo Lorenzi, superato con un duplice 6-1 da Rafael Nadal nel primo incontro di giornata, anche Andreas Seppi saluta prematuramente la diciottesima edizione del China Open, cedendo all’esordio, col punteggio di 6-2 7-5, alla testa di serie numero 1 Andy Murray. Quest’ultimo, alla ricerca del primo titolo in carriera a Pechino dopo la semifinale di due stagioni fa e i quarti del 2010, se la vedrà adesso col vincente della sfida tra due russi, il qualificato Konstantin Kravchuk e il numero 45 del mondo Andrey Kuznetsov.
L’azzurro si è aggiudicato il primo confronto diretto in assoluto tra i due, sull’erba di Nottingham ben dieci anni fa, perdendo però i successivi sette, l’ultimo dei quali a Wimbledon nel 2015. Murray torna in campo dopo i quarti raggiunti a Flushing Meadows e, ancor più recente, l’eliminazione patita in semifinale di Coppa Davis con l’Argentina, provando soprattutto a dimenticare la sconfitta del primo match contro uno strepitoso Juan Martin Del Potro. L’altoatesino, che nella capitale cinese non si è mai spinto oltre il secondo round, è reduce invece dal veloce indoor di Metz, dove ha perso al primo turno dall’ucraino Illya Marchenko, sprecando pure due match point nel decimo game del terzo e decisivo set.
Lo scozzese vuole fin da subito imporre il proprio ritmo all’avversario: con l’ausilio del servizio, Seppi riesce a recuperare da 0-40 nel quarto gioco; analoga situazione si ripresenta nel turno di battuta successivo, ma stavolta è un diritto bloccato dalla rete a suggellare il primo break dell’incontro a favore del fuoriclasse britannico. Sotto 2-5, il nativo di Bolzano serve per rimanere nel primo parziale, ma Murray è nuovamente letale in risposta, breakkando per la seconda volta consecutiva il nostro connazionale e portando a casa il primo set in poco più di mezz’ora.
La percentuale di realizzazione con la prima per il numero 2 del mondo, pari al 100% nel parziale appena concluso, viene sporcata nel game inaugurale del secondo set: arriva, non a caso, il primo break dell’incontro per l’azzurro. Il vantaggio di quest’ultimo dura però pochi minuti: nel corso del quarto game infatti, alla quinta opportunità, il ventinovenne di Dunblane strappa per la terza volta la battuta allo sfidante e impatta sul 2 pari. Entrambi salgono di livello e la qualità di gioco, rispetto a quanto visto nel primo parziale, è indubbiamente più alta: il tennista altoatesino è spesso perfetto nella costruzione del punto, ma ciò non fa altro che esaltare le straordinarie doti difensive della prima testa di serie. Nel corso del dodicesimo game, Andreas Seppi va a servire per trascinare al tie-break la contesa, ma gioca un pessimo turno di servizio e, dopo un’ora e ventisei minuti di gioco, è il quarto doppio fallo della sua partita a siglare il definitivo 6-2 7-5 a favore del campione di Wimbledon.
Bilancio di giornata, dunque, piuttosto negativo per gli italiani impegnati a Pechino, complici dei sorteggi tutt’altro che alla portata, rispettivamente contro il primo e il secondo giocatore del seeding.