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Nella finale del torneo ATP 500 di Halle, grande impresa per il 32enne Florian Mayer che a 5 anni di distanza, quando era stato anche numero 18 al mondo, torna ad aggiudicarsi un titolo ATP, e lo fa battendo Alexander Zverev per 6-2 5-7 6-3 in un inedito derby tedesco.
Finale certamente inattesa, ma assolutamente degna coi due contendenti a mietere scalpi importanti per tutta la settimana e ad esaltare il pubblico della finale con giocate pregevolissime. Zverev, che raggiunge adesso il proprio best ranking al #28, al rientro in campo dopo il Roland Garros si spinge fino in finale battendo giocatori del calibro di Troicki, Baghdatis e addirittura il qui otto volte campione Roger Federer. Mayer, che aveva visto la sua carriera bloccata per ben due volte da gravi infortuni, ha trovato modo di risorgere sull’erba di casa, prima raggiungendo i quarti a Stoccarda la scorsa settimana e adesso conquistando la finale di Halle, dopo aver battuto Baker, il finalista 2015 Andreas Seppi e il giocatore più caldo del momento, quel Dominic Thiem fresco vincitore proprio a Stoccarda: da lunedì il 32enne di Bayreuth sarà addirittura numero 80 ATP, un salto in avanti di ben 146 posizioni rispetto ad appena 15 giorni fa.
Il primo set è dominato dall’esperto Florian che fa impazzire il ben più giovane connazionale col suo gioco imprevedibile, infarcito di variazioni di ritmo e rotazione: Mayer annulla con grande personalità una palla break nel terzo game, poi mette la freccia nel sesto game piazzando il break a 0 (con doppio fallo finale di Zverev), per poi chiudere il set pochi minuti dopo strappando nuovamente il servizio all’avversario: 6-2 in appena 24 minuti.
Nel secondo parziale il numeroso pubblico del Gerry Weber Open assiste davvero ad uno spettacolo notevole, dal punto di vista del gioco ed emozionale: Mayer si fa subito brekkare a 15 e il set sembra già indirizzato, ma nel sesto game Zverev combina la frittata, sprecando 2 palle game e regalando ancora il game con un doppio fallo. I game successivi seguono il servizio, poi sul 5-4 in suo favore, Mayer ha a disposizione 2 match point, che però Zverev è lucidissimo ad annullare con il servizio e con un straordinario forcing da fondo che costringe l’avversario a mettere fuori un rovescio, per poi portarsi in parità con il quinto ace della sua partita: Sascha è rinfrancato, mentre Mayer perde lucidità e si fa immediatamente brekkare. Zverev non spreca l’occasione e dopo il cambio di campo mette in cassaforte il set, 7-5 in 51 minuti.
Il terzo set è anch’esso tiratissimo, ma Mayer ritrova la fiducia e riprende a comandare con il servizio, ipotecando poi di fatto il titolo nel sesto game, dove risponde in maniera perfetta prendendo in mano il pallino del palleggio e brekkando a zero un impotente Zverev. Nel game finale c’è ancora un po’ di pathos con il 19enne di Amburgo che si porta sullo 0-30 e poi a palla break sul 30-40, ma stavolta non c’è spazio per colpi di scena: Mayer è impeccabile ed al terzo vantaggio interno si porta casa set e torneo col punteggio di 6-3, prima di scoppiare in lacrime e sciogliersi in un abbraccio che sa tanto di storia a lieto fine col suo allenatore Tobias Summerer.