È una vera lotta quella che va in scena nel pomeriggio croato sulla Next Gen Arena di Umag. I gladiatori sono il giocatore di casa Ivan Dodig, sprofondato numero 412 del ranking ATP, e l’italiano Marco Cecchinato, numero 105 del mondo. È una partita dalle mille facce quella che i due giocano, piena di capovolgimenti di fronte. Alla fine la faccia che sorride è quella di Ivan Dodig, che vince 3-6 7-6(6) 6-2 e accede così al terzo turno dove affronterà il vincente del match tra la testa di serie numero uno David Goffin e l’ungherese Balazs.
Cronaca: facile l’avvio di Cecchinato che tiene a zero il primo turno di servizio. Più difficoltà per Dodig, che comunque pareggia i conti. 1-1. Le prime possibilità in risposta sono del croato, che raggiunge due palle break, entrambe annullate abilmente dall’azzurro. Come da regola, – break fallito, break subito – Cecchinato si porta rapidamente 30-40, Dodig si fa trovare pronto e porta il game ai vantaggi, ma l’italiano riesce a rimanere concentrato e strappare il servizio al suo avversario. 3-1. Dodig ci prova come può in risposta ma l’azzurro tiene senza problemi. Si arriva quindi rapidamente a 4-2 e servizio Cecchinato che è avanti di un break. È un settimo game enigmatico quello dell’italiano, che vive un inspiegabile passaggio a vuoto, cedendo il servizio a zero: 4-3 con Dodig alla battuta. È chiaramente il momento più difficile ma per certi versi più importante per il giocatore di Palermo che riesce a tirare su la testa dopo il cambio campo e riconquistare un insperato break. Cecchinato va quindi a servire per il set, e al secondo tentativo riesce a chiudere il primo parziale in appena 38 minuti. È un primo set in cui per il croato hanno sicuramente inciso i doppi falli (4), e le basse percentuali sulla seconda (appena 3/13).
Il successivo set è sicuramente più equilibrato e con meno scossoni. Le prime emozioni si rivivono nuovamente nel quarto game del parziale, dove questa volta Dodig riesce a strappare la battuta al suo rivale. Neanche il tempo di esultare per il croato, che Cecchinato è nuovamente pronto a rialzarsi: contro break immediato, 3-2 Dodig, con l’italiano al servizio. Il resto del set è routine per i due, che tengono abbastanza agevolmente i propri turni di battuta. Le uniche occasioni le ha Cecchinato che, sul 3-3 e servizio dell’avversario, non concretizza nessuna delle 3 palle break ottenute. Si arriva quindi 6-6, lasciando l’esito del set in mano al tie-break. Combattono a denti stretti i due, protraendosi senza perdere il servizio fino al 7-6 Dodig. A questo punto l’italiano è il primo a cedere, set per il croato. Dodig pareggia il conto in un parziale durato ben 66 minuti, c’è da dare merito al giocatore di Medjugorje di essere riuscito ad alzare le percentuali sulla seconda (50%, rispetto al misero 23% del primo set).
Ci si presenta al terzo parziale con l’italiano che apre i turni di servizio. Sono due game iniziali dove nessuno dei due cede di un millimetro, ma è per primo Dodig a rispondere presente sul servizio di Cecchinato nel terzo gioco del set, in cuil’italiano, tradito dalla battuta, concede il break. Dodig avanti 2-1 e servizio, a questo punto dilaga. Prima tiene il proprio turno, poi in risposta riesce ai vantaggi a rubare nuovamente il servizio a Cecchinato che dà i primi segni di ceduta psicologica. Sotto 4-1 e servizio Dodig, l’azzurro trova un inopinato break che accorcia le distanze. La felicità e la speranza si scontrano però ben presto con la realtà: 5-2 Dodig, che va a servire per il match. Questa volta non c’è nulla da fare, il croato chiude i conti a zero e in 2 ore e 18 minuti porta a casa la partita per 3-6 7-6 6-2. Cecchinato saluta il torneo.