E’ stata una finale all’insegna dello spettacolo quella disputatasi quest’oggi sul campo centrale di San Pietroburgo per il locale ATP 250, che proprio nelle ultime due edizioni è di fatto diventato il torneo più importante di Russia ai danni di Mosca. E’ stato il giorno del battesimo definitivo nel grande tennis di Alexander Zverev che, dopo una tiratissima finale vinta sulla testa di serie numero uno del torneo e neo vincitore a Flushing Meadows Stan Wawrinka, è riuscito a portarsi a casa a soli 19 anni il primo titolo ATP in carriera. Punteggio finale 6-2, 3-6, 7-5 per il tedesco, probabilmente il primo di una lunga serie di successi.
I contendenti cominciano da subito con ritmi seratissimi, rapidi scambi da fondo spesso conclusi con un vincente che comunque vedono il tedesco più intraprendente e più capace quando possibile di verticalizzare il proprio gioco. Non a caso la prima occasione è per lui, quando sul 2-1 in proprio favore non sfrutta una palla break in suo favore chiamando un improvvido challenge che di fatto consegna il punto al suo avversario. Ma il break deve solo attendere il successivo turno di servizio di Wawrinka, dopo un lottato game ai vantaggi. Sul 5-2 e con uno Zverev che è sempre più bravo a relegare il suo avversario ad almeno due metri dietro la riga di fondo il set appare quindi deciso, e così è con un ulteriore break su Stan che comincia a manifestare i primi segnali di nervosismo.
Il tedesco, bravo quando può a prendere la rete, deve però affrontare l’inevitabile ritorno di Wawrinka che nel terzo game del secondo parziale, grazie anche a una ritrovata efficacia dei colpi passanti, riesce ad invertire le sorti del match rubando il servizio al proprio avversario. Da questo momento in poi l’elvetico regalerà quasi nulla sui propri turni di servizio, e all’inverso di quanto accaduto nel primo parziale sarà lui a rubare ulteriormente la battuta a Zverev che gli consegnerà così il secondo set.
Il canovaccio sembra ormai lo stesso per le finali che vedono protagonista Stan Wawrinka, partenze diesel dove il giocatore elvetico si mostra più falloso e spesso comandato dal proprio avversario, per poi reagire da metà secondo parziale cominciando prima a non sbagliare più, poi ad acquisire solidità col servizio e infine a migliorare in maniera esponenziale nei colpi di sbarramento, risposta e passante. E’ così che già dai primi game del terzo set pare non esserci scampo per Zverev, che deraglia già nel suo primo turno di servizio così da andare sotto 3-0 in pochi minuti, complice anche una forte frustrazione che lo porta tra l’altro a prendere un warning per “ball abuse”. Ciò nonostante il tedesco di origine russa riesce a ribellarsi a quella che sembra una tendenza oramai inesorabile, mantenendo prima un turno di servizio (dopo averne persi due di fila) e rimettendosi in gioco con grande pazienza nel game di risposta successivo, dove ha sfruttato un inatteso passaggio a vuoto di Wawrinka, protagonista suo malgrado di una serie di errori gratuiti che hanno rimesso le cose in pari dopo un game ai vantaggi.
Il tedesco, che anche qui manifesta ancor di più la sua tendenza a verticalizzare il proprio gioco ed a chiudere i propri punti a rete, mette quindi molta pressione al proprio avversario. Il match così va quindi a decidersi su pochissimi punti e a deciderlo è probabilmente il calo netto di Wawrinka nel rendimento al servizio, in particolare sul 5 pari lo svizzero non riesce a sfruttare due palle del game e Zverev è bravo ad approfittarne per togliergli il servizio ed andare a servire per il match, così da chiudere con gli occhi lucidi dall’emozione sul 7-5 in suo favore.
Come detto per Zverev primo titolo in carriera, nella terra che ha visto i natali di suo padre e suo fratello Misha. Da domani eguaglierà il suo best ranking di numero 24 del mondo, il tutto in attesa di vederlo protagonista tra i top 10 possibilmente già dai primi mesi del 2017.