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Nell’ultimo atto della quarantatreesima edizione del BMW Open, Philipp Kohlschreiber conquista il suo settimo titolo in carriera, battendo sul filo di lana, col punteggio di 7-6(7) 4-6 7-6(4) Dominic Thiem, secondo rappresentante austriaco a raggiungere la finale nel torneo bavarese dopo Thomas Muster, qui finalista nel 1990.
Quinta finale in Baviera per il teutonico, finalista uscente e vittorioso in ben due occasioni, nel 2007 e nel 2012. È una sfida tra due dei migliori interpreti del rovescio a una mano nel circuito: Kohlschreiber si è aggiudicato in due set l’unico precedente, in semifinale sul rosso di Kitzbühel, durante la scorsa stagione. Ben differente il percorso di entrambi nell’arco di questa settimana: se il tedesco ha lasciato 5 giochi a testa a Florian Mayer, Juan Martin Del Potro e Fabio Fognini, senza incontrare dunque particolari difficoltà, la testa di serie numero 3 del seeding è reduce dal successo in rimonta contro Alexander Zverev in semifinale, oltre alla vittoria in tre set con il croato Ivan Dodig e in due set piuttosto tirati all’esordio contro Santiago Giraldo. Per Thiem si tratta inoltre della terza finale stagionale, dopo quelle vinte a Buenos Aires, su Nicolas Almagro, e ad Acapulco, suo primo successo in assoluto sul veloce, contro l’australiano Bernard Tomic.
Il servizio non rappresenta sicuramente l’arma in più nelle fasi iniziali del match: complice la solita prima in kick a uscire, l’austriaco salva due palle break nel game inaugurale. Altissimo il livello degli scambi, ma tanti anche gli errori: è un primo set all’insegna dei colpi di scena, con ben tre break nei primi cinque giochi. È Kohlschreiber il primo ad allungare, complice il secondo doppio fallo dell’avversario nel quinto game, e a salire 3-2. Le sorprese non finiscono qui però: il trentaduenne di Augsburg spreca malamente, al servizio, cinque set point, tre nel decimo e due nel dodicesimo gioco, permettendo a Thiem di trascinare il primo parziale al tie-break. Proprio quest’ultimo ottiene il primo mini-break, spingendosi fino al 5-3 a proprio favore; subisce però il clamoroso ritorno del tedesco, abile a guadagnarsi la sesta palla set, stavolta da giocare sul servizio dell’avversario. Si salva ancora una volta l’austriaco, persino sul settimo set point, ma nulla può all’ottava occasione, affossando in rete l’ennesimo diritto, e cedendo dopo più di un’ora un primo set che Kohlschreiber poteva chiudere venti minuti prima. La quarta forza del tabellone si aggiudica dunque per 9 punti a 7 il tie-break di un primo parziale dai ritmi concitati e impossibile da interpretare.
Dopo i saliscendi del primo set, sostanziale regolarità nei primi giochi del secondo: le prime chance di break giungono infatti solo nel settimo game e se le guadagna Dominic Thiem, che coglie al volo l’oppurtunità alla seconda occasione, grazie ad un rovescio in rete del teutonico. L’allievo di Günter Bresnik va a servire per pareggiare i conti e, dopo aver salvato nel decimo gioco l’unico break point concesso nel parziale, conquista il secondo set col punteggio di 6-4, in seguito a una poderosa prima vincente a uscire.
Si abbassano ulteriormente i ritmi nel set decisivo, chi va al servizio non fatica a tenere la battuta. Il sesto game sembra essere la chiave di svolta dell’incontro: pessimi errori per il ventiduenne di Wiener Neustadt che, complice un agevole smash sparato sciaguratamente in corridoio, concede il break all’avversario, abile a salire fino al 5-2. Nel nono gioco Kohlschreiber serve così per la partita, ma subisce incredibilmente il break a zero su un’imprendibile stop-volley di diritto dello sfidante. È nel game successivo che arrivano i primi match point per il tedesco, due consecutivi sul servizio di Thiem, che però riesce a salvarsi con immenso coraggio. Lo stesso, dopo essersi trovato nuovamente a due punti dalla sconfitta nel dodicesimo gioco, porta anche il parziale decisivo al tie-break: l’attuale numero 27 delle classifiche mondiali va avanti di un mini break per ben due volte, ma in entrambi i casi viene ripreso; ad un passo dalla beffa, proprio come lo scorso anno, riesce però a trovare la forza per allungare in maniera decisiva, aggiudicandosi il tie-break per 7 punti a 4, e chiudendo un match durissimo, dopo più di due ore e mezza di gioco, col punteggio finale di 7-6(7) 4-6 7-6(4).
Torna a vincere un giocatore di casa nel torneo bavarese: non accadeva dal 2013, quando Tommy Haas si impose proprio su Philipp Kohlschreiber, protagonista per il secondo anno consecutivo di un ultimo atto al fotofinish, dopo quello dello scorso anno contro il britannico Andy Murray. Per il teutonico, alla quattordicesima finale in assoluto, si tratta del settimo acuto in carriera, il quinto in Germania e addirittura il terzo in quel di Monaco di Baviera, dopo i già citati successi del 2007 e del 2012. Dominic Thiem conferma di essere in uno straordinario stato di forma: settimo in graduatoria nella classifica Race, relativa ai primi quattro mesi di questo 2016, e una posizione guadagnata nel ranking, salendo alla quattordicesima piazza e avvicinandosi ulteriormente al suo best ranking di numero 13.
Entrambi dovranno adesso affrontare un esordio piuttosto complicato nel quarto Masters 1000 della stagione, il secondo sulla terra rossa, a Madrid: ci sarà infatti l’ostico uruguayano Pablo Cuevas per Kohlschreiber; l’argentino Juan Martin Del Potro rappresenterà invece il durissimo scoglio da superare per Thiem.