Il centrale di Gstaad come secondo match del giorno vede in campo il numero 1 italiano Fabio Fognini opposto allo slovacco Norbert Gombos. È la prima sfida assoluta tra i due e lo slovacco ci arriva avendo toccato da poco il best ranking (89), anche grazie alla finale raggiunta qualche tempo fa sulla terra di Heilbronn. La partita dava sulla carta favorito il giocatore di Arma di Taggia, che ha però dovuto sudare più di qualche camicia per uscire vincitore dal campo. La prestazione non è stata per nulla delle migliore e particolarmente al servizio ci sono stati enormi problemi. Il terzo turno è però raggiunte e lì Fabio troverà il principe lettone Gulbis, con il quale si sono già incontrati 5 volte. Un match da tenere d’occhio.
La cronaca – Fognini in avvio di match pare avere un atteggiamento da chi è deconcentrato, nervoso e un po’ indolente… ma questo non è il problema: i tifosi conoscono i suoi atteggiamenti e sanno bene che non sempre vogliono dire sconfitta sicura. Il vero problema è che Fabio con due doppio falli, regala un break immediato all’avversario, che senza troppo sudare vola sul 3 a 0. Al servizio ci sono solo errori e accelerazioni subite: il secondo break è li che aspetta Gombos. 4-0, in 11 minuti. Fognini in risposta prova a tirare un po’ fuori la grinta conquistando 2 palle break, non riuscendo però a concretizzare. Il risultato finale recita un sinistro 6-1 in appena 22 minuti per lo slovacco, che senza giocare esattamente la partita della vita, conduce un 1-0 nel conto dei set.
La seconda parte di gara pare poter rimettere in ordine gli equilibri cosmici, con Fognini che prima ritrova continuità al servizio e che poi in risposta è bravo a trovare il break. 3-1. Gombos non è un giocatore imbattibile, tutt’altro, e ne da più volte dimostrazione. Capace di buone accelerazioni, ma con un livello medio e un talento complessivamente molto al di sotto rispetto a quello di Fabio. Tutto sembra stare ritornando nei binari dovuti, quando inaspettatamente i problemi in battuta ripiombano sull’italiano. Contro break e conseguente warning per atti inappropriati di vario genere, come risposta alla non facile situazione. Il giocatore nato a Sanremo però prova a rimettere il naso avanti, conquistando nuove possibilità di strappare la battuta al rivale. Gombos a quel punto è bravo a tirare senza paura, annullando tutte le occasioni di break. le opportunità e le incertezze al servizio sono a quel presenti in tutte e due le parti del campo. Lo slovacco non chiude dei punti che potrebbero fargli ipotecare la partita, subendo cosi la rinascita dell’italiano, che sopra 5-4 conquista un set point in risposta, abilmente sfruttato. 6-4 e tutto da rifare per Gombos.
Si pensa quindi che questo terzo parziale possa pendere dalla parte di Fognini, che sulle ali del secondo set potrebbe sfruttare l’inerzia della partita. Tuttavia il primo game è un break che Gombos si aggiudica tenendo essenzialmente la palla in campo. Il favore viene ricambiato dallo slovacco e lo svantaggio immediatamente colmato. Rimesse in parità le cose, l’italiano prova a guadagnare spazio. Prima con il break e poi tenendo il servizio, salvando svariate situazioni di pericolo. Sul 4-1, Fognini ha anche 3 palle per andare a servire per il match, ma non riesce a sfruttare le occasioni. La questione si allunga solo di qualche minuto, fino a quando sul 5-3 e servizio, l’azzurro riesce in rimonta a chiudere la pratica. Finisce 1-6 6-4 6-3, in 1 ora e 39 minuti.