Rimandato da ieri a oggi, causa condizioni climatiche avverse, sul centrale di Gstaad va in scena l’incontro tra il nostro Paolo Lorenzi e il giocatore di casa, Marco Chiudinelli. Lo svizzero, iscritto di diritto al tabellone principale per mezzo di una wild card, veleggia intorno alla posizione 214 del ranking ATP, mentre il nostro compatriota è stabile alla posizione numero 36. Una sfida tra coetanei trentacinquenni, ormai nel circuito da più di un decennio. Lorenzi, che sta vivendo una seconda vita tennistica, ha la meglio in quello che è il terzo scontro diretto tra i due (2-1, per Paolo). L’italiano accede così al secondo turno dove se la vedrà con il mai banale Ernest Gulbis, in una partita nella quale non parte per nulla da sfavorito. Le condizioni del campo, terra battuta in altura, potrebbero rivelarsi favorevoli per l’azzurro, molto affine a questo tipo di situazioni.
La cronaca – E’ in un campo per lo più zuppo d’acqua e disegnato da scure macchie di bagnato (durante tutto il match il giudice di sedia scenderà più volte a controllare la superficie di gioco), che va in scena il match tra il nostro Lorenzi e l’italo-svizzero Chiudinelli. Nonostante le condizioni la palla tutta via rimbalza molto alta, agevolando la strategia dell’azzurro. L’inizio del primo set è un tranquillo alternarsi i turni di battuta, con errori in risposta da ambedue le parti. Sono 5 game iniziali nei quali Lorenzi studia alla perfezione il suo rivale, traendolo poi nella trappola da lui architettata. Sul 3-2 lorenzi, servizio Chiudinelli, il giocatore senese costruisce una perfetta ragnatela di scambi da fondo campo sulla direttrice del rovescio bimane, che puntualmente chiude con il lungo linea. Lo svizzero cade a pie pari nel tranello dell’italiano che effettua rapidamente il break. sopra 5-2 e in risposta Lorenzi arriva anche a doppio set point, ma non riesce a sfruttare l’occasione. Chiudinelli a quel punto è bravo strategicamente ad abbassare le traiettorie e trovare il contro break. lo svizzero conclude la rimonta annullando altri 2 set point. 5-5. Da li, l’approdo al tie-break è un amen. A questo punto Lorenzi è però bravo a capitalizzare. 7-6, in 55 minuti.
Il secondo parziale non rileva grossi cambiamenti sul piano tattico. Lorenzi continua imperterrito con le traiettorie alte sul rovescio dell’avversario, e lo svizzero a sua volta persiste nel tentare di girare intorno alla palla per giocare il dritto, lasciando però così aperto il lungo linea all’italiano. Il primo break è proprio di Paolo, la cui strategia sembra stare funzionare sembra problemi. Chiudinelli a quel punto diventa troppo passivo in risposta, concedendo game facili al rivale. Il resto del set, non regala grossi scossoni emotivi. Le palle alte dell’italiano creano estreme difficoltà al giocatore di casa. Un secondo break per Lorenzi, chiude la pratica. Finisce 7-6 6-3, in 1 ora e 39 minuti. Morale della favola: Chiudinelli per qualche notte sognerà il rovescio di Paolo…