Nicolas Almagro è il campione dell’Atp 250 dell’Estoril. Sconfitto col punteggio di 6-7 (6), 7-6 (5), 6-3 il connazionale Pablo Carreño Busta (testa di serie numero 8 del torneo), in due ore e 48 minuti. Il 30enne murciano ritrova un successo nel circuito a distanza di quattro anni dall’ultimo (Nizza 2012). Si tratta del tredicesimo titolo in carriera, tutti conquistati sull’amata terra battuta, al di fuori della quale non ha mai raggiunto una finale.
Il match parte all’insegna dell’equilibrio, entrambi amministrano senza patemi i primi turni al servizio. Già nel quinto game arriva però il primo punto di rottura. Carreño scivola 0-40, e a 15 viene brekkato complice un dritto in corsa che termina lungo. I due spagnoli amano gestire lo scambio da fondo campo, ma progressivamente emerge la maggior pesantezza di palla del murciano, che, avanti 4-2 e 0-40 sul servizio dell’avversario, sciupa tre opportunità per ipotecare il primo set, perdendo un game che risulterà determinante. Quando serve per il set sul 5-4, accusa uno dei frequenti passaggi a vuoto che ne hanno limitato la carriera, e con un doppio fallo riporta in partita il connazionale. Immediatamente torna a strappare il servizio al 24enne di Gijòn, stavolta al termine di un gioco intricato, vinto ai vantaggi. Ma il buon Nico è recidivo, sul 6-5 l’avversario si limita a rimandare la pallina nel suo campo, e lui generosamente incappa in errori di dritto e di rovescio. Si giunge al tie-break. Almagro mantiene la concentrazione per cinque minuti consecutivi e si porta 6-2. Qui accade l’impensabile. Uno stoico Carreño recupera fino al 6 pari, anche grazie a un ammirevole punto (sul 6-3) nel quale ributta dall’altra parte le continue accelerazioni di Almagro, e sul 7-6 in suo favore chiude il set alla prima palla utile con un dritto in corridoio del suo incredulo avversario.
Lecitamente si potrebbe ipotizzare un crollo di Almagro nel secondo set, ma l’attuale numero 71 del mondo (è stato anche numero 9) è bravo a restare in partita, specie grazie al servizio dal quale ricava parecchi ace. Sul 4-3 in suo favore, ottiene un’improvvisa palla break, e un dritto largo di Carreño gli consegna l’occasione per portare la partita al terzo set. Sale 30-0, ma il match sembra stregato. Commette tre errori consecutivi e il suo avversario arriva alla palla del contro-break. Il numero 50 del mondo gioca l’ennesimo punto difensivo mostruoso della sua partita (spesso nei momenti chiave), grazie al quale siede al cambio campo indietro nel punteggio, ma solo di un game, 4-5. Si è entrati in piena lotta, sarà un nuovo tie-break a decidere il set e (forse) l’incontro. Almagro conduce sin dall’inizio, prima 3-0 poi 5-3 fino a chiudere sul 7-5 con una prima vincente sulla riga. Dopo 2 ore, 3 minuti e continui capovolgimenti di scena, la partita è in perfetta parità.
Almagro sembra averne di più a inizio terzo set. Non concretizza due palle break nel primo game, ma nel terzo strappa il servizio al suo avversario, a 30. Il 30enne di Murcia soffre poco durante i suoi turni di battuta, e sul 2-4 avrebbe la possibilità di staccare ulteriormente l’avversario. Come già accaduto nel primo set, non sfrutta le occasioni ottenute (stavolta quattro palle break) e mantiene Carreño col fiato sul collo, indietro solo di un game. Ma al servizio è perfetto (appena quattro punti persi nel terzo set), e chiude il match in suo favore sul 6-3, conquistando l’ultimo game sul servizio di un Carreño Busta sconsolato alla stretta di mano.
Dunque, tredicesima affermazione nel circuito per Almagro, che col successo odierno ritroverà anche le prime 50 posizioni in classifica (salirà al numero 48, a due gradini dallo stesso Carreño Busta).