È il russo Karen Khachanov a conquistare la prima edizione dell’ATP 250 di Chengdu: nell’atto conclusivo del torneo cinese, la rivelazione della settimana ha superato dopo due ore e trentanove minuti, in rimonta col punteggio di 6-7(4) 7-6(3) 6-3, lo spagnolo Albert Ramos-Vinolas, che ha sprecato un break di vantaggio nel terzo e decisivo parziale.
Solamente due i confronti diretti in passato: il più recente ha avuto luogo ad Istanbul nell’aprile di quest’anno, con successo in rimonta dell’iberico; Khachanov si era invece aggiudicato, sempre in tre set, il primo precedente, ben tre stagioni fa sul veloce indoor di Mosca. Per quest’ultimo si tratta della prima finale in carriera, ad incorniciare una settimana pressoché perfetta, in cui ha sempre avuto la meglio su giocatori di classifica nettamente superiore alla sua; un solo set perso, nel match di ottavi, contro l’unico atleta non testa di serie affrontato, ovvero il francese Adrian Mannarino. Ramos, alla sua seconda finale stagionale dopo quella vinta sul rosso di Bastad, è invece rimasto in campo per oltre nove ore nei quattro precedenti incontri (quasi il doppio rispetto al suo avversario), ed è reduce da due vittorie di assoluto prestigio contro la prima e la terza testa di serie, rispettivamente l’austriaco Dominic Thiem e il bulgaro Grigor Dimitrov.
Giochi piuttosto brevi sono la costante del primo parziale: buona solidità al servizio da parte di entrambi e due soli break in totale, uno per parte, rinviano inevitabilmente al tie-break l’esito di un set piuttosto equilibrato, in cui nessuno dei due giocatori riesce a prevalere nettamente sull’altro. Il primo che prova a scappare è il russo che, avanti 3-1, complice qualche gratuito di troppo, subisce però un fulmineo contro-parziale di sei punti a uno, che permette al nativo di Barcellona di aggiudicarsi il primo set.
L’equilibrio persiste anche nel secondo parziale: il ventenne moscovita mantiene un’elevata percentuale di realizzazione con la prima di servizio, pari all’80%, ma non approfitta delle quattro opportunità di break offerte dallo sfidante tra il primo e il terzo game. Ramos riesce ad arginare egregiamente la potenza dei colpi dell’attuale numero 101 del pianeta, abile dal canto suo a non subire il contraccolpo psicologico e a mantenere una buona lucidità nel condurre gli scambi. Ancora un tie-break, dunque, ad esprimere il verdetto del set: stavolta i ruoli si invertono, con Khachanov letteralmente devastante da fondo campo, bravo ad imporsi per sette punti a tre e a pareggiare i conti col solito schema servizio-diritto.
Dopo quasi due ore di gioco, per la quarta volta su cinque nell’arco dell’ultima settimana, Albert Ramos dovrà giocarsi tutto nel terzo e decisivo parziale: il tennista catalano ottiene un break di vantaggio nel terzo game, suggellato da un errore di rovescio del suo avversario. Non si dà per vinto, però, il giocatore nativo di Mosca, com’è sempre avvenuto nel resto dell’incontro: puntuale contro-break nel gioco successivo e parità ristabilita. La stanchezza accumulata negli ultimi giorni sembra adesso pesare sullo spagnolo, che nell’ottavo game non riesce a contenere una millimetrica accelerazione sulla linea da parte del russo ed è costretto ad arrendersi. Qualche istante dopo, Khachanov archivia la pratica dopo due ore e trentanove primi, col serrato punteggio di 6-7(4) 7-6(3) 6-3.
Ben quarantasei le posizioni guadagnate in classifica dal giovane tennista moscovita, che migliora il suo best ranking in carriera di numero 81, stabilendosi alla 55esima piazza: per lui primo acuto in assoluto alla prima finale disputata. Sale anche Ramos, nuovo numero 27 del mondo e protagonista di una stagione fin qui esemplare.