Paolo Lorenzi prosegue la sua marcia nell’Atp 250 di Budapest centrando la semifinale grazie al successo su Andrey Kuznetsov per 6-4 6-4. Un risultato che gli permette inoltre di eguagliare – nel peggiore dei casi – il best ranking al numero 35 raggiunto per la prima volta nel settembre del 2016. Una prestazione solida per il senese, al comando quasi ininterrottamente dall’inizio alla fine. L’azzurro conquista infatti il break in apertura ma lo cede nel gioco successivo, situazione che si ripete tra settimo e ottavo gioco. Ma sul 4-4 Lorenzi allunga in maniera decisa, prima strappando la battuta a Kuznetsov dal 30-0, poi risalendo dallo 0-40 nel proprio turno chiudendo al terzo set point utile.
Il contraccolpo psicologico sul numero 87 al mondo, ieri giustiziere di Fognini, è evidente: Kuznetsov comincia a perdere la pazienza cercando la soluzione vincente con poca pazienza, incappando sempre più spesso in errori. Lorenzi, invece, fa muro e gioca con grande intelligenza cercando di variare le traiettorie per togliere tempo e spinta all’avversario ma soprattutto concedere il meno possibile. Una tattica che paga, poiché l’azzurro vola via sul 5-1 prima di subire l’inatteso guizzo d’orgoglio del rivale, che si riavvicina sul 5-4 annullando anche due match point nel nono gioco. Paolo deve soffrire anche sul 5-4, ma alla fine chiude alla quarta palla utile con un grandissimo contropiede al termine di uno scambio durissimo. Si tratta della quinta semifinale a livello Atp, la seconda nel 2017 dopo quella raggiunta a Quito. A separarlo dalla quarta finale il francese Lucas Pouille, vittorioso in due set su Martin Klizan.