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Al Tenerife Challenger 2 si sono concluse le qualificazioni. Le sfide della mattinata hanno assegnato i sei pass per il tabellone principale dell’ATP Challenger 75 organizzato da MEF Tennis Events. Le vittorie di Matteo Gigante e Gian Marco Moroni nei derby contro Stefano Travaglia e Lorenzo Giustino portano a quota undici il numero di italiani nel main draw. All’Abama Tennis Academy, sede di questo e degli altri due tornei ospitati dall’isola canaria, è arrivato anche il classe 2006 Martin Landaluce. C’è stata subito tanta curiosità per i primi allenamenti del giovane tennista iberico, campione nell’ultima edizione degli US Open junior.
Tanta curiosità per Landaluce – Questa settimana al via del Tenerife Challenger 2 grazie ad una wild card ricevuta dalla federazione spagnola, Martin Landaluce è uno dei giovani più interessanti del panorama internazionale. Il diciassettenne madrileno, che ha chiuso la stagione 2022 al secondo posto della classifica mondiale under 18, ha deciso insieme al suo team di abbandonare il circuito junior con due anni di anticipo: “Ho lavorato molto duramente per questo salto. In inverno ho passato dieci settimane tra Madrid e la Rafa Nadal Academy, dove mi sono trasferito con il mio coach Oscar Burrieza ed il mio staff”. L’impatto con la struttura fondata da Rafael Nadal è stato dei migliori ed il giovane Landaluce ha avuto subito la possibilità di condividere il campo con il ventidue volte campione slam: “Allenarsi all’accademia è un piacere. Ci sono molti giovani dal potenziale incredibile e poi devo dire che è magnifico condividere il campo con Rafa e ricevere i suoi consigli”. Il teenager spagnolo farà il suo esordio nel torneo contro l’azzurro Riccardo Bonadio, avversario che il suo team conosce bene: “Il mio obiettivo nel match di martedì è quello di portare in campo la mia miglior versione traducendo in partita tutto il lavoro degli ultimi mesi. Non penso molto ai risultati adesso e non voglio pormi un obiettivo di classifica. Migliorare la qualità del mio tennis è l’unica priorità”.
Gigante, che feeling con Tenerife – Dopo aver raggiunto i quarti di finale nel primo Challenger andato in scena sull’isola di Tenerife, Matteo Gigante è riuscito a qualificarsi per il tabellone principale del secondo evento. Il tennista romano, che aveva esordito battendo la wild card locale Miguel García, si è aggiudicato il derby contro Stefano Travaglia con lo score di 6-3 6-1. “Temevo un po’ questa partita perché la scorsa settimana io e Stefano ci siamo allenati insieme a Roma e abbiamo condiviso il campo anche al nostro arrivo sull’isola – le parole di Matteo Gigante -. Per me era una bella sfida di nervi, ma l’ho superata bene. A livello mentale ho giocato due match perfetti ed in generale penso che a volte faccia bene giocare le qualificazioni perché si giocano più partite e si può trovare ritmo. Adesso attendo di scoprire il mio prossimo avversario”. L’altro azzurro ad essersi fatto strada nel main draw è Gian Marco Moroni. Il tennista classe 1998 era al comando 6-2 5-3 contro Lorenzo Giustino, quando quest’ultimo si è ritirato per un principio di svenimento.
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