Dopo la sconfitta al terzo turno degli Australian Open, poi vinti da Aryna Sabalenka, il tennis femminile sembrava aver trovato una nuova regina. Proprio come accaduto nel 2023, però, con il regno della bielorussa (che in virtù della finale raggiunta agli US Open si era presa il tanto agognato numero uno) durato poche settimane, Iga Swiatek è salita in cattedra ed ha ribadito di essere la migliore al mondo. L’ha fatto brillando in Medio Oriente (vittoria a Doha e semifinale a Dubai) e l’ha ribadito a Indian Wells, dove ha raggiunto la finale con una facilità disarmante. Sicuramente il non aver affrontato neppure una giocatrice in top 25 ha avuto il suo peso, ma perdere 17 games in 5 match non è e non potrà mai essere una cosa normale.
La polacca ha perso al massimo 4 giochi in un singolo set ed ha triturato tutte le sue avversarie. I momenti di difficoltà in realtà non sono mancati (contro Noskova è stata sotto 2-4 0-40 e contro Wozniacki 1-4), ma li ha sempre superati per poi dominare il resto dell’incontro. Neppure una giocatrice in forma come Kostyuk, che prima della semifinale aveva perso in media 5.3 games a match e zero set, è riuscita ad impensierirla, anzi ha racimolato appena tre giochi. Sarà dunque Swiatek la favorita d’obbligo per il titolo e non è un caso che abbia scavalcato Sabalenka e Rybakina per portarsi al numero uno della Race.
Sta vivendo un torneo estremamente positivo anche Maria Sakkari, che non ci si aspettava di vedere così avanti ma che non ha rubato nulla. Al contrario, ha espresso un ottimo livello di tennis ed è riuscita ad estromettere nell’ordine Shnaider, Garcia, Parry, Navarro e Gauff. Tutte vittorie per nulla scontate e che anzi la dicono lunga sull’ottimo momento della greca, da molti etichettata come “estranea” in top 10 per via dei suoi pessimi risultati negli Slam ma in realtà estremamente continua in questi altri tornei. Non a caso si tratta della quarta finale della sua carriera in un Wta 1000 e della sua seconda a Indian Wells. Purtroppo per lei, quella del 2022 la perse proprio contro Iga Swiatek, che stava attraversando il miglior momento della sua carriera (con la famosa striscia di 37 vittorie consecutive), in due set piuttosto netti. Se Sakkari non dovesse quindi accusare le fatiche della settimana (quattro match vinti al terzo set e la semifinale con Gauff finita dopo le 23), potrà assolutamente giocarsi le proprie carte contro Swiatek.
Numeri alla mano, nell’atto conclusivo in California si affronteranno le due giocatrici che negli ultimi anni hanno fatto meglio sia a Indian Wells che nei Wta 1000. Come riporta Opta, Swiatek e Sakkari sono le due giocatrici che nelle ultime tre stagioni hanno raggiunto più semifinali nei Wta 1000 (rispettivamente 13 e 7). Inoltre, per la prima volta dal 1989, due giocatrici hanno raggiunto per tre anni consecutivi la semifinale ad Indian Wells. Come se non bastasse, negli ultimi cinque anni, Swiatek (35) e Sakkari (20) sono le uniche due giocatrici con 20 o più vittorie contro giocatrici in top-10.
Promette spettacolo dunque il confronto che metterà in palio il titolo e che sarà il primo tra le due dalla finale del 2022. In generale, sarà invece la sesta sfida e sorprendentemente Sakkari conduce 3-2 nei precedenti, anche se la polacca ha vinto i due più recenti. Per Swiatek, in caso di vittoria, il bilancio stagionale salirebbe a 20 vittorie e 2 sconfitte: un dato estremamente preoccupante per le sue avversarie visto che tra poco c’è la “sua” stagione, quella su terra rossa. Sakkari, invece, che aveva iniziato male la stagione, va a caccia della vittoria numero 11 che le regalerebbe il ritorno al numero 6 del ranking Wta e il decimo posto della Race. Appuntamento alle ore 19.00 italiane.