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Il Maestro del 2019 e finalista del Roland Garros nel 2021 è uno degli attesi protagonisti delle ATP Finals, in scena a Torino dal prossimo 14 novembre e nel capoluogo piemontese per i prossimi 5 anni. Stefanos Tsitsipas ci arriva da numero 4 del mondo e della Race raccontandosi a tutto tondo. Per la prima volta dal 2016 è presente solo uno dei “Big Three“, il numero uno al mondo Novak Djokovic, che è sicuro di chiudere l’anno da numero uno per la settima stagione in carriera. Gli altri due, Roger Federer e Rafael Nadal, complici dei problemi fisici, non ci saranno.
È anche vero che bisogna iniziare a fare i conti con l’età e quindi ad abituarsi ad un tennis sempre più senza di loro. Ma ci sono giocatori all’orizzonte pronti per sostituirli? Uno di questi è senza dubbio il greco Stefanos Tsitsipas che intervistato da “Sport Bild” si racconta e confessa tutto ciò che pensa: “Attualmente c’è solo un grande giocatore, Novak Djokovic. Continua ad essere il migliore al mondo. Ma Daniil Medvedev, Alexander Zverev ed io, lo seguiamo. Possiamo diventare noi i prossimi Big Three, ci credo fermamente”.
Parole convinte quelle del ventitreenne ateniese, vincitore nel 2021 a Montecarlo e Lione, finalista ad Acapulco, Barcellona e appunto al Roland Garros, e stabilmente tra i primi 4 del ranking mondiale. Lontano dalla sua amata terra però, quest’anno sta faticando più del previsto e crede che Djokovic, almeno per adesso, sia inavvicinabile. “Ho ancora molta fiducia in lui. Chi mai avrebbe pensato che Roger Federer avrebbe continuato a giocare a 40 anni? Di certo non io. Ma adesso sono sicuro che riapparirà”.
Se da un lato si parla di lui come possibile erede dei tre sopracitati, dall’altra ci sono stati degli atteggiamenti che hanno fatto discutere. Campioni come Zverev appunto e Murray, lo hanno criticato per i suoi ripetuti toilet break volti ad interrompere partite che gli stavano sfuggendo di mano. La risposta del greco è eloquente: “le mie pause hanno semore a che fare con le condizioni esterne. Non l’ho mai fatto al torneo di Indian Wells perché le condizioni erano secche. A differenza di Cincinnati e US Open, dove ho sudato tanto e le condizioni climatiche differenti. Le circostanze erano diverse e io ho risposto di conseguenza”. La prova del nove sarà a Torino, dove si giocherà indoor e quindi difficilmente si avranno condizioni di umidità come in America.
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