Tennis

Sky Sport – Il Gran Finale della stagione del tennis

Sta per partire il Gran Finale di una stagione di tennis straordinaria, che regalerà ancora tanto spettacolo e divertimento nella Casa dello Sport di Sky. Dopo 10 mesi di sfide appassionanti, in arrivo oltre 600 ore di appuntamenti live da vivere su Sky e in streaming su NOW, con ben 10 tornei in 60 giorni. Tra questi, quattro grandi eventi che vedranno in campo tantissima Italia: si parte già lunedì 28 ottobre dal Masters 1000 di Parigi-Bercy in esclusiva su Sky, di scena fino al 3 novembre, per poi tornare a Torino dal 10 al 17 novembre per le Nitto ATP Finals, dove Jannik Sinner proverà a legittimare il ruolo di numero uno del mondo. Da non perdere anche la tappa di Riyadh con le WTA Finals, di scena dal 2 al 9 novembre: Jasmine Paolini scende in campo per giocarsi il titolo del torneo singolare e, insieme a Sara Errani, anche nel doppio, per provare a bissare il trionfo olimpico di Parigi. E ancora, l’appuntamento a Malaga con le Davis Cup Finals, dal 19 al 24 novembre, dove l’Italia di Volandri inseguirà il bis.

Senza dimenticare tutti gli altri appuntamenti con il grande tennis su Sky da qui a fine anno: dal 3 novembre, spazio a due tornei ATP 250 indoor, a Metz e a Belgrado, mentre le Next Gen ATP Finals presented by PIF chiuderanno la stagione a Jeddah dal 18 al 22 dicembre. Altrettanto appassionantI anche i prossimi appuntamenti con i tornei WTA, a partire da lunedì 28 ottobre con i 250 di Hong Kong, Jiangxi e Merida.

Tutto questo godrà come sempre di un racconto attento, completo e al top della tecnologia: la squadra di Sky Sport sarà praticamente ovunque, mentre gli studi saranno come sempre un punto di riferimento all’avanguardia per analisi e commenti autorevoli del dream team dei talent, formato da campioni d’eccezione come Ivan Ljubicic, Flavia Pennetta, Raffaella Reggi, Paolo Bertolucci, Laura Golarsa, Barbara Rossi, Stefano Pescosolido e Marco Crugnola.

Non mancherà il tocco editoriale delle grandi Produzioni Originali di Sky Sport: per celebrare il primo anno da numero uno del mondo, arriva il nuovo episodio della serie di interviste speciali realizzate con Sinner: da domani, alle 22.30 su Sky Sport Uno e in streaming su NOW – disponibile anche on demand – Jannik, oltre il tennis – Capitolo 3, il dialogo a tu per tu tra il campione e il direttore di Sky Sport Federico Ferri, realizzato lo scorso 18 settembre a Milano, al grattacielo Gioia 22, negli spazi di Intesa San Paolo, che per il terzo anno consecutivo è partner di questa produzione. Un bilancio sulla stagione in chiusura, per mettere a fuoco gli obiettivi futuri tra racconti di sport e di vita, alla scoperta dell’uomo oltre che del tennista, anche da un’inconsueta prospettiva vista da Jannik fuori dal campo. Un’intervista a 360° in cui Sinner racconta i segreti della sua ascesa al trono del tennis mondiale, i sogni, i traguardi ancora da raggiungere, le difficoltà, come quelle vissute nei momenti tormentati di questa stagione, a partire dal caso Clostebol e tutto quello che ha voluto dire per lui. Un affascinante percorso che ancora una volta regala un’immagine di Sinner inedita e senza filtri. Su Sky Sport Insider, il servizio del sito skysport.it con analisi approfondite e interviste rivolte agli abbonati, è disponibile l’anteprima della nuova Produzione Originale: un lungo estratto video, accompagnato dall’editoriale di Federico Ferri, aspettando l’appuntamento di domani. E a dicembre arriverà anche una nuova Produzione Originale dedicata alla grande protagonista al femminile del 2024, Jasmine Paolini, un docufilm che racconterà la sua storia attraverso le parole della protagonista e di chi ha vissuto con lei la sua ascesa straordinaria ai vertici della classifica WTA.

LE PAROLE DI JANNIK – Ecco alcuni passi dell’intervista a Sinner, che sarà disponibile integralmente on demand in esclusiva su Sky e in streaming su NOW da domani: “È partito tutto come un hobby, ora è il mio lavoro, ma quando vado in campo è ancora un hobby perché mi sento ancora come un ragazzino che gioca a tennis. Mi sento veramente fortunato”. È il manifesto del pensiero del numero uno del mondo, anche in una stagione di emozioni così contrastanti. “Io quest’anno ho capito tante cose. Ero in una situazione molto difficile e delicata prima dello US Open, per i mesi precedenti, dove ho fatto fatica a comprendere quello che stava succedendo. Però a un certo punto mi sono detto: “No Jannik, alla fine è tutto abbastanza irrilevante, perché questo sport ti può dare soddisfazioni e ti può buttare giù anche moralmente, però alla fine io sto bene”. Cioè io sono sano, la mia famiglia è sana, sapevo però che c’era mia zia che non stava bene. Mia zia mi ha dato tanto quando ero piccolo, qualche volta mi accompagnava alle gare, i miei genitori lavoravano e io stavo un po’ con lei. D’estate andavo in piscina con lei, era una persona molto molto importante per me. Nel momento in cui una persona così sta male, il lavoro è abbastanza relativo. Ovviamente io do tanto di me stesso quando lavoro, quando vado in palestra, quando mi alleno… Voglio fare tutto al cento per cento, però c’è sempre questo secondo pensiero perché mi rendo conto di fare quello che amo, e lo devo apprezzare perché quello che accade intorno non è sempre come vorresti”. Sinner è tornato anche sulla vicenda Clostebol e sulla capacità di resistenza che ha dimostrato in questa stagione, ricordando i giorni che hanno preceduto gli US Open: “Era difficile innanzitutto perché non mi potevo aprire con tante persone. Era un periodo molto complicato perché non sapevo come dovevo comportarmi io, di persona, non sapevo cosa sarebbe uscito, non sapevo cosa sarebbe successo con il team. Era molto difficile, normalmente io sono sempre in controllo, e invece lì era abbastanza facile perderlo, il controllo. Solo che dopo un po’ di settimane mi sono svegliato un mattino e ho detto: “Ma alla fine io non ho fatto niente di sbagliato, non sapevo niente, e quindi per me era già passata, poi quello che esce dal giudice, quello che può uscire o non può uscire alla fine io non lo posso più controllare, no?”. Il vero momento difficile secondo me era proprio quando è uscita la notizia. Ed è uscita in una fase molto delicata perché è arrivata prima di un Grande Slam. Io mi volevo già allenare dal mercoledì, la notizia è uscita il martedì e abbiamo deciso che era meglio di no, perché ci sarebbe stato troppo casino al circolo e quindi siamo andati il giovedì, di sera, perché così tanta gente sarebbe andata via. Arriviamo lì e avevamo tutte le camere addosso, era molto dura. Io guardavo gli altri giocatori per capire cosa pensavano veramente. Mi sono fatto tante domande, era difficile preparare un Grande Slam così. In fondo però sono convinto che niente succede per caso, e forse questo caso era proprio per capire chi è tuo amico e chi non lo è. E io ho separato proprio queste due faccende. E ho capito che ci sono tanti giocatori che non pensavo che fossero miei amici, e c’è una quantità abbastanza grande che pensavo fossero amici e invece non lo sono. E a me questo alla fine non dico che mi ha fatto bene, però mi ha fatto capire tante cose. Certo, è stato complicato quando io sapevo ma ancora non era uscito niente. Magari vincevo una partita e mi vedevano proprio giù di testa e mi dicevano: “Ma tu hai vinto, perché stai così?”. E io lì cosa avrei dovuto rispondere? Ho detto: “No, no, sto bene, è tutto a posto”. E poi c’erano delle partite in cui la notte prima non dormivo. Come probabilmente avete visto, prima della gara con Medvedev (quarti di finale a Wimbledon). La notte prima non ho dormito. Poi certo che il mattino sono stato male. Poi avrei dovuto giocare 5 set, non è una partita che è finita in tre set. Ci sono tante cose che sono successe in questo periodo che ho provato a mettere via e a capire cos’è la cosa giusta da fare in quel momento lì. E secondo me, parlo adesso di me stesso, devo ringraziare il mio team che mi è stato vicino tutto il tempo perché mi serviva. Per esempio, Darren non è andato a casa in Australia ed è venuto da me, è stato con me, mio papà è venuto. Grazie a loro io mi sono sentito al sicuro. Protetto. E proprio per questo quando dico che quando si vincono dei tornei o anche delle partite che significano molto, le dedico sempre alle persone che mi stanno vicino, perché senza di loro tutto questo non so come potevo superarlo. Sono contento di come l’ho gestita perché era molto difficile. Però nel momento in cui vado in campo e mi metto il cappellino, per me esiste solo la palla da tennis. In campo mi sento al sicuro. Poi abbiamo visto che è difficile giocare così, ma quello è un altro discorso. Però mi sento al sicuro. Quando vedo la palla e sto per servire tutto il mio focus e la mia voglia è di tirare la palla in campo. Perché alla fine è il mio lavoro e la mia passione. C’era da separare il problema e il lavoro. E io ho sempre cercato di stare bene in campo, mi sono sempre allenato, mi sono sempre preparato mentalmente per giocare bene a tennis e alla fine proprio per questo io ci sono riuscito. Anche perché, questa è la cosa più importante, se io avessi saputo che è stata colpa mia, secondo me non avrei giocato così”. Quindi: quest’anno sei arrivato dove sei arrivato più perché hai tirato più forte e meglio degli altri o perché hai avuto la testa e le forza mentale, cosa è stato più determinante? “Di sicuro, la forza mentale perché le partite si vincono con la testa. Tutti giocano bene a tennis, il problema sono sempre i piccoli dettagli. Sono riuscito a capire tante cose in questa stagione e ho vinto tante partite con la forza mentale”.

UN ANNO DA RECORD – Sta per terminare una stagione da record per il tennis su Sky, tra i pilastri dell’offerta della Casa dello Sport: nel corso del 2024, il tennis ha infatti catalizzato il 22% degli ascolti complessivi di Sky Sport, mettendo a segno una crescita del 121% rispetto all’anno precedente. Ben 6 i match di quest’anno che rientrano nella top 10 dei migliori ascolti di sempre. Tra questi, la finale del Masters 1000 di Miami tra Jannik Sinner e Grigor Dimitrov, con 1 milione e 511 mila spettatori medi, e la finale degli US Open tra Jannik Sinner e Taylor Fritz, con 1 milione 329 mila spettatori medi, rispettivamente il secondo e il terzo evento tennistico più visti di sempre su Sky. Da segnalare anche la finale del Masters 1000 di Shanghai tra Jannik Sinner e Novak Djokovic, seconda migliore gara di tennis di sempre su Sky per share tv (11%), dopo la finale di Wimbledon 2021 Djokovic-Berrettini. La miglior partita femminile di sempre è stata invece la finale di Wimbledon tra Barbora Krejcikova e Jasmine Paolini, che ha ottenuto 916 mila spettatori con il 9,7% di share tv e quasi 1,7 milioni di contatti unici.

“Il tennis è uno dei pilastri della Casa dello Sport di Sky, che coinvolge un pubblico sempre più ampio e appassionato” commenta Marzio Perrelli, Executive Vice President Sport di Sky Italia. “Sono stati dieci mesi di grandi soddisfazioni sia sul campo per i nostri atleti che per i nostri ascolti. Sky continua a svolgere un ruolo di primo piano nella crescita dello sport”. 

SQUADRA E RACCONTO – Anche per questo gran finale di stagione, Sky Sport metterà in campo una super squadra per raccontare tutte le sfide con la competenza, la completezza e l’entusiasmo di sempre. Per ogni giornata di incontri, su Sky Sport Tennis e Sky Sport 24 proseguono gli studi pre e postpartita, gli approfondimenti, le analisi – anche grazie al consueto apporto della tecnologia dello Sky Sport Tech, la lente di ingrandimento virtuale che permette di analizzare i colpi decisivi e le giocate più belle – con ospiti e interviste esclusive. Per le Nitto ATP Finals e le Davis Cup Finals gli studi dello Sky Tennis Show saranno all’interno dei palazzi dello sport, rispettivamente, di Torino e Malaga e saranno condotti da Eleonora Cottarelli e Angelo Mangiante. Sotto la guida del caporedattore Other Sports Marco Caineri, si alterneranno nell’analisi i talent Paolo Bertolucci, Ivan Ljubicic, Raffaella Reggi, Laura Golarsa, Stefano Pescosolido, Barbara Rossi, oltre alla presenza alle Nitto ATP Finals di Flavia Pennetta. Nel racconto delle sfide, ecco le voci di Elena Pero, Luca Boschetto, Federico Ferrero e dell’intero team di telecronisti. A bordocampo gli inviati Stefano Meloccaro, Dalila Setti e Paolo Aghemo sveleranno segreti e dettagli dei campioni prima e dopo i loro incontri, a partire dalle sessioni di allenamento che saranno seguite in diretta. Non mancherà lo sguardo originale di The Insider, con interviste e immagini inedite ed esclusive. Sky Sport 24, con i suoi continui aggiornamenti live, avrà il compito di fare da filo conduttore delle news, oltre a proporre highlights e studi di approfondimento. Inoltre, fino alla fine della stagione 2024, on demand resteranno disponibili le più belle Storie di Tennis e le partite più emozionanti dei tornei in onda su Sky e NOW.

DIGITAL & SOCIAL – Crescita percentuale a due cifre per i contenuti tennis sul sito skysport.it: nell’ultimo anno gli utenti unici sono passati da 7.6 a 11 milioni, le visite da 15 a 26 milioni, le page views da 66 a 117 milioni, le video views da 12 a 30 milioni. Nel complesso, si è trattato di una crescita media del 90% su tutti i principali KPIs. Ancora più rilevante l’incremento sugli account social di Sky, grazie anche al lancio del nuovo account Instagram Sky Sport Tennis. Complessivamente la crescita rispetto al 2023 è stata del 162% per le interazioni (da 18 a 49 milioni) e del 139% per le video views (da 205 a 492 milioni). Il miglior evento dell’anno a livello di Social TV Audience è stata la finale degli Australian Open tra Sinner e Medvedev con 2.2 milioni di interazioni.

LA NUOVA CAMPAGNA“Il Gran Finale di stagione”. È il claim della nuova campagna Sky Sport, ideata e realizzata dalla Sky Creative Agency, on air dal 26 ottobre. Dalle WTA Finals di Riyadh alle Davis Cup Finals di Malaga, passando per le ATP Finals di Torino, i cieli delle capitali del tennis mondiale si illumineranno con i fuochi d’artificio generati dalle giocate degli atleti, pronti a darsi battaglia negli ultimi appuntamenti dell’anno. I “botti di fine anno” segneranno un’emozionante finale di stagione, con Sky Sport a fare da palcoscenico al più grande spettacolo del tennis.

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