Nel Principato di Monaco è tornato a splendere il sole e dopo una ricca giornata di giovedì il tabellone si è allineato ai quarti di finale. La (non) notizia è che Jannik Sinner finora ha di fatto passeggiato nel suo cammino nel Masters 1000 monegasco, lasciando le briciole prima a Sebastian Korda e poi a Jan-Lennard Struff. Si tratta del terzo quarto di finale consecutivo per l’azzurro a Monte-Carlo, dove quest’oggi andrà a caccia della seconda semifinale consecutiva dopo quella dell’anno passatto.
Un po’ un cerchio che potrebbe chiudersi, dato che dodici mesi fa sul Court Rainier III a sconfiggerlo nel penultimo atto della manifestazione fu proprio colui che si ritroverà dall’altro lato della rete. Holger Rune, che a sua volta si arrese poi in finale a Rublev, in quell’occasione riuscì a ribaltare un match iniziato nel peggiore dei modi, imponendosi con il punteggio finale di 1-6 7-5 7-5 dopo 2h e 42′ al termine di una vera e propria battaglia di nervi, come d’altronde spesso capita quando gioca il giovane talento danese. I due si sono poi affrontati anche alle ATP Finals di Torino: un’altra bella lotta intensa, questa volta vinta dal tennista altoatesino con lo score di 6-2 5-7 6-4. Non che ce ne fosse bisogno, perché per Rune parlano la classifica, i risultati e soprattutto il talento, ma comunque una dimostrazione che sarà avversario vero per Jannik dopo due sfide che si sono rivelate fin qui poco più che allenamenti.
I motivi per essere fiduciosi, però, non mancano. Il Rune ammirato negli ultimi tempi sul veloce è stato abbastanza discontinuo, anzi a dirla tutta ha deluso e non poco rispetto a quelle che erano le aspettative. E che una sconfitta lo porterebbe fuori dalla top-10 è un dato statistico che testimonia gli ultimi mesi complicati del classe ’03, in grado di raggiungere anche la posizione n°4 lo scorso mese di agosto. L’ennesimo ritorno da coach Mouratoglou e l’avvento della terra rossa magari faranno accendere un fuoco dentro Holger, al quale le potenzialità tecniche e caratteriali non mancano di certo. Ne godrebbe anche lo spettacolo, come visto in quella contro Dimitrov che è stata fin qui la partita più bella ed emozionante della settimana
E anche Sinner è un altro giocatore rispetto a dodici mesi fa, ma all’opposto. Non possono esserci opinioni discordanti, Jannik in questo 2024 è stato il migliore giocatore al mondo. Dopo il trionfo di Miami ci si preoccupava su come l’allievo di Simone Vagnozzi avrebbe approcciato il repentino cambio di superficie, ma per quanto si è visto nelle prime due sfide problemi pare non ce ne siano stati. Poco più di due ore e mezza totali per conquistare i quarti di finale. Ecco, il fattore stanchezza potrebbe essere un’altra chiave di questo match: Rune, che ha anche chiesto l’intervento del medico nel corso del terzo set contro Dimitrov, viene da una sfida di 3h e 30′ contro il bulgaro e in precedenza aveva battuto l’indiano Nagal rimanendo in campo altre 2 ore. Una bella differenza rispetto alla (poca) fatica accumulata da Sinner, il quale però potrebbe pagare a livello mentale la poca ‘competizione’ vissuta fin qui. A maggior ragione contro un avversario che non ha alcun timore reverenziale nei confront di chiunque. Detto ciò, anche per i bookmakers c’è un netto favorito ed è Jannik.