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Jannik Sinner ha conquistato il primo Slam della sua carriera, superando Daniil Medvedev in finale a Melbourne mediante il punteggio di 3-6, 3-6, 6-4, 6-4, 6-3. Straordinaria impresa del ragazzo d’oro italiano: sotto di due set, in difficoltà tatticamente e frenato dalla tensione, è riuscito a recuperare un campione cinico e glaciale come il russo. Non è una prima volta, però, per Medvedev; déjà vu dolorosissimo, infatti, considerando la sconfitta in finale proprio agli Australian Open contro Rafael Nadal, nel 2022. In quel caso, infatti, il moscovita aveva ceduto la gloria al pluricampione Nadal in cinque parziali, dopo aver ottenuto i primi due set (2-6, 6-7, 6-4, 6-4, 6-3). Punteggio simile, non uguale, ma soprattutto dinamiche identiche e momenti indimenticabili per Medvedev…in negativo. Quei 6-4, 6-4, di misura, al centro di entrambe le rimonte subite dal russo fanno riflettere sul fatto che si sia trattato, in entrambi i casi, di un calo drastico delle energie a condizionare il risultato e non a una resa prettamente mentale. Era stato il ventunesimo Slam per Nadal, mentre è il primo per Sinner, entrambi estremamente deludenti per il nativo di Mosca. Come dichiarato da Medvedev stesso durante la premiazione, però, certamente è “sempre meglio perdere in finale che qualche turno prima”. Ineccepibile.
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