Il Miami Open si conferma uno dei tornei preferiti di Jannik Sinner, che nelle sue quattro apparizioni in Florida ha sempre raggiunto almeno i quarti di finale. Se nel 2021 e nel 2023 si era fermato in finale e nel 2022 ai quarti (ma a causa di un ritiro per problemi di vesciche), stavolta proverà a conquistare quel titolo che ancora gli manca. E il tabellone continua a sorridergli perché dopo il bye, il comodo esordio con Vavassori, l’ostico match con Griekspoor (contro cui, però, non a caso è avanti 4-0 nei precedenti) e l’impegno con O’Connell (durato un set), l’azzurro se la vedrà contro Tomas Machac.
Il tennista ceco è la grande sorpresa del torneo, ma non è testa di serie e soprattutto è al primo quarto di finale in carriera in un Masters 1000. Il tarlo della possibile semifinale contro Medvedev è forse già presente nella testa di Sinner, che però è chiamato a pensare esclusivamente al prossimo impegno, in programma mercoledì 27 marzo alle 20.00 ore italiane.
Sinner è approdato ai quarti senza faticare quasi mai. Gli unici momenti di difficoltà li ha vissuti nel finale di primo set contro Griekspoor, ma è arrivata la pioggia a salvarlo e propiziare a rimonta, e in avvio di match contro O’Connell, ma dal 2-4 sono arrivato quattro giochi consecutivi per chiudere il primo set. La verità è che per battere il Sinner attuale bisogna disputare una prestazione priva di sbavature (tipo il primo set di Griekspoor) ma bisogna anche saper mantenere un certo livello di tennis.
Finora nessuno c’è riuscito (neppure andandoci vicino) e il prossimo a provarci sarà Machac, il quale sta vivendo un gran momento di forma ed è in fiducia. Lo dimostrano le vittorie ai danni di Rublev (primo top 10 sconfitto in carriera) e Murray, ma anche quella contro Matteo Arnaldi, a sua volta in gran forma. Machac sta giocando bene in realtà da parecchio tempo a questa parte ed era solo questione di tempo prima di un exploit del genere. Da qui a pensare di poter battere Sinner però ce ne passa. L’azzurro ha infatti vinto 19 delle prime 20 partite stagionali (soltanto in 5 nell’Era Open hanno fatto meglio) e possiede un gioco che può creare grossi problemi a Machac, specialmente perché quest’ultimo rischia di non avere le contromisure adatte.
I due non si sono mai affrontati in carriera, perciò si tratta di un match inedito. Le quote dei bookmakers, però, lasciano presagire una sfida a senso unico: una vittoria del ceco paga infatti 7 volte la posta iniziale. In palio c’è un posto in semifinale contro il vincente del match Jarry-Medvedev: Machac vuole continuare a sognare e avvicinarsi alla top 30; Sinner, invece, vuole mettere pressione ad Alcaraz in ottica sorpasso al numero due del mondo e soprattutto insegue un titolo a Miami che negli ultimi anni gli è sfuggito per un soffio.