“Affaire Sinner: una rivelazione tardiva e numerose domande“. Questo il titolo de L’Equipe in merito alla positività al Clostebol di Jannik Sinner, il quale però non è stato squalificato poiché è stata accertata la contaminazione involontaria. “Positivo al controllo a marzo, innocente cinque mesi dopo: il caso Sinner viene alla luce e suscita interrogativi – si legge ancora sul quotidiano francese, dove poi viene ricostruita la vicenda – L’Itia ha annunciato martedì che l’italiano Jannik Sinner, numero 1 del mondo e recente vincitore del Masters 1000 di Cincinnati, era risultato positivo per due volte a marzo a uno steroide anabolizzante, prima di essere dichiarato innocente da un tribunale indipendente, Sports Resolution, secondo il quale non aveva alcuna colpa e non aveva commesso alcuna negligenza“.
“Fatture, uno spray e accuse di un trattamento di favore” scrive invece Marca, che poi rincara la dose: “Il tennis esplode dopo la doppia positività di Sinner. Bingo!” Nell’articolo si legge poi: “La verità è venuta alla luce – Sinner è risultato positivo, ma non sarà squalificato. Molti tennisti dubitano dell’equanimità del tribunale nel valutare la sanzione“.