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Sinner, la Wada chiede documentazione aggiuntiva: più tempo per il ricorso

Jannik Sinner
Jannik Sinner - Foto Ray Giubilo

La Wada non ha ancora fatto ricorso contro la sentenza del tribunale indipendente ufficializzata lo scorso 19 agosto che proscioglieva da ogni responsabilità Jannik Sinner per la doppia positività al Clostebol risalente al mese di marzo. Ma il caso non è chiuso. Come riporta il Corriere della Sera, la Wada fa sapere di considerare “il caso ancora aperto e l’indagine in corso”. Un comma dell’articolo 13.2 del Codice Antidoping (il 13.2.3.5, riservato alla sola agenzia e non ad esempio a Nado Italia) permette infatti di far scattare i 21 giorni del termine limite per l’appello dal momento in cui è stata ricevuta una documentazione aggiuntiva richiesta all’Itia. Stando a quanto apprende LaPresse, la Wada ha al momento ancora 10 giorni di tempo per presentare ricorso al Tas. I tempi potrebbero ulteriormente allungarsi qualora la Wada presentasse nuova richiesta di documentazione sul caso.

La Wada, che in queste settimane ha studiato le carte del caso e della relativa sentenza, aveva la facoltà di presentare appello al Tribunale Arbitrale internazionale dello Sport di Losanna (Tas) entro le 23:59 di ieri, ma la richiesta di documentazione aggiuntiva fa posticipare i termini per la possibilità di presentazione del ricorso. Secondo Sky Tg24, comunque, arrivano segnali incoraggianti per il numero 1 al mondo: l’agenzia mondiale avrebbe considerato congrua e ben motivata la decisione del tribunale indipendente che ha escluso colpa e negligenza di Sinner nella vicenda Clostebol.

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