Sinner, Gaudenzi sul caso doping: “Nessun trattamento di favore nei suoi confronti da parte dell’Atp”
Il presidente dell’Atp, Andrea Gaudenzi, è tornato a parlare del caso doping che ha coinvolto Jannik Sinner, respingendo fermamente le accuse secondo cui l’altoatesino avrebbe ricevuto trattamenti di favore. L’ex tennista azzurro ha espresso inoltre fiducia nel fatto che il tennis sopravviverà anche se il numero uno del mondo dovesse affrontare una lunga sospensione. In un’intervista esclusiva con AAP, Gaudenzi ha ribadito che l’intera vicenda è stata gestita in modo impeccabile e conforme alle regole.
Un processo trasparente e imparziale
Gaudenzi ha ribadito più volte che Sinner non ha ricevuto alcun trattamento privilegiato: “Credo che ci sia stata molta disinformazione in giro. Sono assolutamente sicuro che non ci sia stato alcun trattamento preferenziale. Il processo è stato gestito alla lettera, seguendo le regole stabilite dall’ITIA“. Il presidente Atp ha sottolineato che la creazione dell’ITIA, un ente indipendente che si occupa di gestire i casi di doping nel tennis, ha migliorato notevolmente la gestione di questi incidenti rispetto al passato, quando erano le stesse ATP e WTA a occuparsi di questi casi: “Sono estremamente contento che l’ITIA ora sia in funzione. Questo non era il caso, ad esempio, negli anni ’90, quando giocavo io“.
L’ex tennista romagnolo ha anche spiegato che non è stato messo al corrente del caso Sinner prima di molte altre persone, evidenziando come l’indipendenza dell’ITIA garantisca imparzialità nel processo: “Sono venuto a sapere del caso due giorni prima dell’annuncio ufficiale dell’ITIA, come doveva essere. Inizialmente sono rimasto un po’ scioccato, ma il processo è stato completamente indipendente“.
Accuse infondate e teorie del complotto
Gaudenzi ha poi risposto alle accuse mosse da alcuni critici, secondo cui Sinner sarebbe stato trattato in modo speciale grazie alla sua posizione di numero uno al mondo e alla nazionalità italiana, come lui stesso: “È una cosa molto populista da dire: lui è numero uno, è italiano e io sono italiano. A volte la gente confonde l’esito di un caso specifico con il processo. Il problema sta proprio lì. Il processo è identico per tutti. Non è stato trattato diversamente“.
Il presidente dell’ATP ha spiegato che ogni caso di doping è diverso e che la decisione finale dipende da una serie di fattori, come le prove e le opinioni degli esperti: “Ogni caso è diverso, ogni circostanza è diversa. A volte un giocatore fa ricorso a una sospensione e il ricorso non viene accolto. Altre volte succede il contrario, ma dipende dalle prove, dalle opinioni degli esperti e dalla sostanza coinvolta. Ci sono molte variabili in gioco“. Gaudenzi ha poi avvisato: “Il caso è ancora in corso. La WADA ha fatto ricorso, quindi non è finita e la giustizia seguirà il suo corso“.
Un eventuale squalifica non danneggerebbe il tennis
Pur riconoscendo che una sospensione di Sinner sarebbe un colpo duro per il tennis, Gaudenzi ha sottolineato che il tennis è uno sport abbastanza forte da superare anche un’eventuale decisione negativa. “Se Sinner dovesse essere squalificato, ovviamente non sarebbe una buona cosa per lo sport e sarebbe un peccato – ha dichiarato -. Ma dovremo conviverci e la giustizia seguirà il suo corso. Se dovesse succedere, credo che lui sopravviverà e credo che anche il tennis sopravviverà. Il tennis è un prodotto molto forte“.
Gaudenzi ha ricordato che il tennis ha già affrontato momenti difficili in passato, quando si pensava che la fine delle carriere di grandi campioni come Nadal, Federer e Djokovic avrebbe messo a rischio il futuro del circuito: “Quando mi sono insediato da presidente, si diceva che il tennis avrebbe avuto problemi perché Rafa, Roger o Novak si stavano ritirando, ma c’era una nuova generazione che arrivava. Ho vissuto anche l’epoca di Agassi e Sampras, quando si pensava che sarebbe stato un disastro quando si fossero ritirati. Ma il prodotto è molto, molto forte“.
Cronologia del caso doping di Sinner
Jannik Sinner, arrivato a Melbourne per difendere il titolo vinto lo scorso anno agli Australian Open, sta vivendo un periodo di incertezze a causa di un caso legato al doping. Lo scorso marzo infatti il fuoriclasse italiano è risultato positivo a uno steroide anabolizzante, ma l’International Tennis Integrity Agency ha deciso di non penalizzarlo, accettando la sua spiegazione secondo cui la sostanza sarebbe finita nel suo organismo in modo involontario, tramite un massaggio ricevuto dal suo fisioterapista, che aveva usato uno spray contenente lo steroide per curare una ferita al dito.
Nonostante la decisione dell’ITIA, la World Anti-Doping Agency ha presentato ricorso contro la sentenza, mantenendo in sospeso la situazione. Se il ricorso dovesse andare a favore della WADA, Sinner potrebbe essere sospeso fino a due anni. In questo contesto, Gaudenzi ha invitato i tifosi e i media a essere pazienti e a lasciar svolgere il processo nelle sedi competenti.