Nuove certezze ed antichi difetti. Si possono sintetizzare in questo modo le ultime due settimane di Jannik Sinner. Il settimo titolo della carriera conquistato a Montpellier, la brillante finale ottenuta a Rotterdam, la risalita fino al numero dodici del ranking mondiale ed il costante ampliamento del proprio arsenale tecnico, infatti, non possono aver appagato l’altoatesino ed il suo staff. Il fisico dell’azzurro sembra finalmente aver iniziato a remare dalla stessa parte della testa ma non può ancora considerarsi un elemento di completa affidabilità. Il suo tennis, inoltre, ha dimostrato una volta per tutte di poter raggiungere dei picchi difficilmente contrastabili da tutti gli altri.
Questi, però, devono sempre essere direttamente proporzionali alla durata delle partite. I cali tecnici palesati nel secondo e terzo set contro Medvedev in Olanda, anche se parzialmente inevitabili contro un tennista del calibro del russo, devono essere limitati il più possibile da un giocatore con le ambizioni di Sinner. Dopo qualche ora di incertezza, l’allievo di Simone Vagnozzi ha deciso di fare ritorno in Francia per partecipare anche all’ ATP 250 di Marsiglia, torneo di scena sempre sull’amato veloce indoor. Questo, a meno di cambiamenti, sarà l’ultimo appuntamento dell’italiano prima di dedicarsi alla preparazione dei due Masters 1000 americani di Indian Wells e Miami.
All’Open 13 Provence è la testa di serie numero due e, inevitabilmente, uno dei seri candidati per alzare al cielo il trofeo nella giornata di domenica. Non prima delle ore 18:00 odierne, l’azzurro, dopo aver usufruito di un bye all’esordio, farà il proprio ingresso sul Central per gli ottavi di finale. Qui se la vedrà contro il sorprendente diciottenne Arthur Fils, già incontrato e battuto dodici giorni fa in occasione della semifinale di Montpellier. Jannik ci mise quasi un’ora per metabolizzare il gioco del francese, abilissimo di rovescio, consistente al servizio e completo un po’ in tutte le zone di campo. Nel decimo game del primo set fu anche costretto a cancellare due set point consecutivi, prima di mettere definitivamente le cose in chiaro e spegnere qualsiasi velleità del suo avversario. Quest’ultimo ha iniziato l’anno in maniera spaventosa.
Numero 251 del mondo a gennaio, si è presentato ad inizio settimana addirittura da 118 (+133). Oltre alla prima semifinale in carriera tra i grandi, infatti, nei primi tornei del 2023 ha incendiato il circuito Challenger trionfando ad Oeiras (Portogallo) e facendo finale a Quimper (Francia), sempre sul veloce indoor. Al primo turno sul suolo di casa, il francesino si è sbarazzato con sorprendente facilità del top cento russo Roman Safiullin, giocatore discontinuo ma certamente molto più abituato di lui a calcare determinati palcoscenici dati i sette anni in più sulla carta d’identità. Servirà la migliore versione di Sinner per venire a capo di questo match. Sicuramente è lecito aspettarsela.
Nonostante le fatiche delle ultime due settimane, infatti, il giovane italiano ha avuto ben tre giorni pieni per poter recuperare e resettare la mente in vista di un torneo non di primissimo livello ma fondamentale per dare continuità e credibilità al proprio lavoro quotidiano. Contro Fils dovrà essere bravo ad indirizzare le operazioni in suo favore sin dalle prime battute, senza dare modo al francese di poter credere all’impresa. Non dovrà aspettarsi regali da parte di quest’ultimo che, già a Montpellier, ha mostrato a tutti di non risentire di particolari pressioni quando ha dovuto infliggere il colpo di grazia prima al connazionale Richard Gasquet e poi allo spagnolo Roberto Bautista Agut, due vecchi lupi di mare del circuito maggiore. In palio per Sinner c’è un quarto di finale contro lo svizzero Stan Wawrinka, in quello che potrebbe rappresentare il revival dell’incontro andato in scena una settimana fa a Rotterdam.