“La decisione della Wada di posticipare la sua decisione su un eventuale ricorso al Tas sul ‘caso Sinner’ non mi preoccupa. Il mondo del tennis tra sport e diritto. “Mi sembra che il caso sia completamente sviscerato in tutti i suoi aspetti più particolari. Sinner è vittima di un incidente non suo ma di terze persone e riguarda una miliardesima parte di un farmaco che nel tennis se non preso in dosi massicce non può alterare nessun tipo di prestazione. Per questo sono fiducioso”. Queste le parole, da Bologna, del presidente FITP Binaghi sulla scelta della Wada di prendersi più tempo per esaminare il caso Sinner. “Abbiamo sette giocatori nei primi cinquanta del mondo: una cosa che nessuno ha. Abbiamo un buon settore femminile con la Paolini che ha fatto la finale al Rolland Garros e a Wimbledon e dove bisogna difendere la finale della King Cup. Abbiamo giocato otto finale di tornei dello Slam e ne abbiamo vinte tre, ci basterebbe giocarne quattro e vincerne una”, ha aggiunto il numero uno della Federazione. La scelta di Bologna è stata condivisa a suo tempo con il presidente Bonaccini e con il Governo. Bologna ha una grande storia nella nostra Federazione. L’Emilia è una regione centrale, nella quale si giocano tanti tornei e campionati, con circoli di grande tradizione e ottimi dirigenti”.