Mayar Sherif e Anna Karolina Schmiedlova si contenderanno la finale della quarta edizione del Parma Ladies Open presented by Iren. La tennista egiziana, testa di serie numero otto, ha sconfitto Renata Zarazua per 6-4 6-4, ritrovando la finale nel WTA 125 organizzato da MEF Tennis Events e Tennis Club Parma due anni dopo il titolo vinto nel 2022 ai danni di Maria Sakkari. Il programma di sabato 18 maggio inizierà alle 11.30 sul Campo Centrale con la finale di singolare, e proseguirà non prima delle 14.00 con l’ultimo atto del torneo di doppio.
Quattro incontri senza perdere un set e una finale, la seconda a Parma in tre anni, da giocare per rincorrere il diciassettesimo trofeo internazionale, il settimo WTA 125. Mayar Sherif non si è fermata nemmeno davanti a Renata Zarazua, regalandosi l’ultimo atto contro Anna Karolina Schmiedlova: “Qui a Parma ho i migliori ricordi della mia carriera, sono sempre contenta di venire a giocare qui – ha detto l’egiziana, ex n.31 WTA e campionessa del WTA 250 organizzato nel 2022 –. Renata mi ha dato filo da torcere giocando un’ottima semifinale, e io continuo a pagare un po’ di stanchezza causata dagli impegni delle ultime settimane”. Adesso resta l’ultimo step contro Schmiedlova, in quello che sarà il terzo scontro diretto su terra rossa tra le due, con il bilancio che segna 1-1: “Una finale è sempre difficile mentalmente, soprattutto quando si arriva da tanti match consecutivi. Le precedenti sfide contro Anna Karolina sono state dure e mi ha già battuta una volta, per cui preparerò la partita nei minimi dettagli insieme al mio allenatore per tornare a vincere qui”. Prima della semifinale, Sherif ha incontrato e scambiato alcune parole con Gianluigi Buffon, che ricordava bene la sua partita vinta contro Maria Sakkari: “Gigi è un’assoluta leggenda, uno dei portieri migliori della storia, ed è stato molto carino con me questa mattina. Sono contenta che si ricordasse di me e della mia partita con Maria del 2022, ma al tempo stesso ho apprezzato molto la sua umiltà. Avevo la sensazione di parlare con una persona comune, non ti fa mai sentire il peso del grande campione che è stato”.