“Vorrei darvi qualche informazione a proposito delle ultime notizie che sono trapelate tramite i media, che hanno riportato in maniera errata alcune cose“. Inizia così l’ultimo post su Facebook di Maria Sharapova, che la tennista russa indirizza ai propri fan.
“In un articolo veniva menzionato il fatto che io avrei ricevuto cinque diversi avvertimenti riguardanti il farmaco che stavo prendendo, nei quali si diceva che sarebbe divenuto non utilizzabile. Non è vero, non è mai accaduto tutto ciò. E’ una distorsione della realtà“.
La Sharapova prosegue dichiarando che si batterà contro chi proverà a mettere in giro notizie false sul suo conto. “Ho già dichiarato di aver ricevuto un’email il 22 dicembre 2015 che, per mia colpa, non ho letto attentamente. Ma le altre comunicazioni di cui si parla?“. La russa spiega che in una precedente email del 18 dicembre, dall’oggetto ‘Player News’, sarebbe stato possibile arrivare alla notizia del ban del Meldonium, ma solamente dopo aver attraversato decine pagine, link, scroll, essere entrati nella Player Zone e aver cercato spontaneamente la parte relativa all’Anti-doping. In pratica, a suo dire, un’email assolutamente non diretta ad informare sul Meldonium. “I media questo lo chiamano ‘warning’, ma io credo che la maggior parte delle persone avrebbe fatto fatica a trovare l’informazione in questione“.
Un altro avvertimento che la Sharapova non ritiene tale è il “wallet card” (foto a destra, postata dalla stessa Sharapova su Facebook) distribuito nel circuito dopo il ban del farmaco in questione, che la russa però definisce “troppo tecnico e scritto in caratteri minuscoli. Ho detto e lo ripeto che mi prendo tutte le responsabilità per la negligenza commessa, ma non venitemi a dire che ho ricevuto 5 avvertimenti…“.
Poi la Sharapova torna a prendersela con i giornalisti e in particolar modo con un titolo: “Il trattamento normale nel caso della Sharapova dura 4-6 settimane”. “Questo titolo è stato ripreso da molti giornalisti – scrive Maria – che non vogliono raccontare ai loro lettori il resto della storia“.
Il resto della storia lo spiega la russa citando le indicazioni terapeutiche del Meldonium: “Il trattamento può essere ripetuto due o tre volte l’anno. Solo i medici possono seguire e valutare le condizioni di salute del paziente e decidere se il paziente deve utilizzare il meldonium per un periodo di tempo più lungo. Questo è esattamente ciò che ho fatto. Non ho preso la medicina tutti i giorni. L’ho presa nel modo in cui il mio medico mi ha suggerito e nelle basse dosi raccomandate“.
Ecco perché la Sharapova conclude dicendosi “orgogliosa del modo in cui mi sono comportata. Sono stata onesta. Io non fingo di essere infortunata in modo da poter nascondere la verità sul mio test. Aspetto con impazienza l’audizione davanti all’ITF nel momento in cui riceveranno le mie cartelle cliniche dettagliate. Spero mi sia permesso di giocare di nuovo. Ma non importa cosa accadrà. Io voglio che voi, i miei fan, sappiate la verità dei fatti“.