Un grandissimo Matteo Berrettini ha vinto il primo singolare della semifinale di Coppa Davis 2024 tra Italia e Australia. A Malaga il romano ha battuto 6-7(6), 6-3, 7-5 Thanasi Kokkinakis dopo una battaglia durata oltre due ore e 40 minuti al termine della quale l’azzurro ha messo nelle mani di Jannik Sinner la possibilità di chiudere i conti con il secondo singolare in cui il numero uno del mondo affronterà Alex De Minaur. La seconda finale consecutiva sembra dietro l’angolo, quel che è certo è che Berrettini ha messo in campo una delle sue migliori versioni dei tempi recenti per aver ragione di un Kokkinakis che a larghi tratti ha giocato a livelli ben superiori rispetto all’attuale 77° posto in classifica mondiale.
La cronaca – La partita inizia con entrambi i servizi sugli scudi, gli scambi sono pochi e le percentuali di prime in campo molto buone da una parte e dall’altra. Nel quinto game Berrettini sale sullo 0-30, ma Kokkinakis è bravo a risalire grazie alla battuta. Si entra nelle fasi calde del primo set e anche nel settimo gioco l’australiano parte malissimo e finisce addirittura 0-40: Berrettini però sbaglia un comodo rovescio sulla prima palla break, poi l’aussie è bravo con il servizio e riesce nuovamente a salvarsi per salire sul 4-3 in proprio favore. Il romano si ritrova a servire sotto 4-5 e non trema quando per la prima volta l’avversario arriva ai vantaggi e quindi a due punti dal set. Nel finale del primo parziale succede di tutto, con entrambi i giocatori che aumentano il proprio livello in risposta. Berrettini trova il break alla quinta occasione e va a servire sul 6-5, ma nel dodicesimo game non sfrutta un set point e subisce l’immediato controbreak. Si va quindi al tiebreak, dove Berrettini recupera un minibreak e con un parziale di quattro punti consecutivi arriva ad avere altri due set point: sul primo, con Matteo al servizio, Kokkinakis trova un grandissimo passante e alla fine la risposta dell’australiano fa la differenza per l’8-6 in suo favore.
L’inizio del secondo set vede ancora Kokkinakis in grande spolvero al servizio ma anche in risposta, con Berrettini che soffre ed è costretto ad annullare una palla break nel terzo game. L’australiano sembra ingiocabile e inanella una sequenza di tre giochi consecutivi a zero, mettendo in mostra un livello di gioco ben superiore al suo attuale 77° posto nel ranking Atp. All’improvviso però le certezze di Kokkinakis si sciolgono e nell’ottavo game arriva il break di Berrettini, che così come avvenuto nel primo set va a servire per il parziale. Stavolta però Matteo non trema e chiude con un autoritario game a zero per il 6-3 che porta il match al set decisivo.
Terzo set che inizia subito con un Kokkinakis falloso che concede palla break nel primo game, riuscendo però per l’ennesima volta a salvarsi da una situazione di grande difficoltà . Berrettini rischia nel sesto gioco, risalendo dallo 0-30 con grande lucidità e affidandosi ovviamente al servizio senza concedere palle break. Anche l’australiano risale dallo 0-30 nel nono game, con un rovescio sul 15-30 che rimane in campo per una manciata di millimetri per lo stupore di Berrettini che viene chiamato a servire per rimanere in partita sul 4-5 dopo oltre due ore e mezza di battaglia. Matteo non trema, ma il vero capolavoro lo compie nell’undicesimo game quando in risposta piazza un recupero in allungo prodigioso che lascia esterrefatto anche lo stesso Kokkinakis. Quest’ultimo accusa il colpo, Berrettini sente il momento e attacca senza remore conquistandosi il break decisivo. Al servizio non c’è storia, l’ennesimo ace scatena la bolgia del pubblico italiano per una vittoria che può valere un pezzetto di finale e forse anche di qualcosa in più.