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Sara Errani torna a giocare. Il prossimo 8 febbraio terminerà la squalifica per doping che ha tenuto l’azzurra per lungo tempo lontano dai campi. L’impegno è di quelli importanti, Svizzera-Italia, sfida di World Group ll di Fed Cup, che si disputerà il 9 e 10 febbraio a Biel, sul cemento indoor della Swiss Tennis Arena. Il capitano Tathiana Garbin potrà dunque contare su un’esponente importante di una generazione di giocatrici che ha fatto la storia del nostro paese a livello tennistico. La tennista bolognese, insieme a Camila Giorgi, Martina Trevisan, Jasmine Paolini e Deborah Chiesa,torna quindi a difendere il tricolore in una trasferta insidiosa ma di certo alla portate delle azzurrine.
IL CASO – Agosto 2017: l’ITF squalifica Sarà Errani per assunzione di letrozolo. La sentenza stabilì la totale accidentalità dell’accaduto, in quanto il farmaco veniva utilizzato dalla madre per curare un tumore contro il quale lotta da tempo. Nonostante ciò, la federazione internazionale condannò l’azzurra alla squalifica di due mesi dall’attività agonistica, in aggiunta alla cancellazione di tutti i risultati conseguiti da febbraio in poi. Dopo svariati ricorsi, durante il Wta di Bol, arriva la notizia di una seconda squalifica: questa volta sono 8 i mesi da scontare, a partire dall’8 giugno sino alla notte del 7-8 febbraio, termine prima del quale non ha potuto neppure alloggiare nell’hotel con le altre giocatrici. Un vero e proprio macigno sulle spalle di una ragazza che si è sempre contraddistinta per correttezza e sportività dentro il rettangolo di gioco.
IL RITORNO IN CAMPO – Ora l’incubo sembra finalmente finito. Nonostante il respingimento del ricorso presentato al Tribunale Federale Svizzero contro la decisione del Tas di Losanna, Sarà è pronta, più combattiva che mai, a lottare su ogni palla per trainare nuovamente la nostra nazionale femminile.L’impegno non è dei più agevoli: la nazionale svizzera può contare su giocatrici molto preparate ed esperte, come Timea Bacsinzky, Viktorija Golubic, Jil Teichmann e  Stefanie Voegele. L’insidia numero 1 per le azzurre è rappresentata però  da Belinda Bencic: la 21 enne, attuale 45esima giocatrice delle classifiche Wta, sembra stia tornando ai livelli di qualche anno fa, quando da tutti veniva considerata, nell’immediato futuro, come una stabile top 10.
ESPERIENZA – Sara può rappresentare la giusta guida per un gruppo giovane, l’ultima esponente della squadra che ha vinto per ben quattro volte la Fed Cup tra 2006 e 2013. Un legame forte quello tra Errani e maglia azzurra, lungo dodici anni: la sfida contro la Bencic, che aprirà il confronto tra Svizzera e Italia, è il match numero 45 della carriera della romagnola in nazionale, seconda solo ai 49 disputati da Francesca Schiavone. “Sarà una sfida molto dura, ho solo voglia di tornare a giocare, di tornare alla solita vita, viaggiare per i tornei e fare del mio meglio ogni giorno e in ogni match – ha dichiarato l’ex numero 5 al mondo e numero 1 in doppio – Certo dopo tanti mesi dovrò fare attenzione anche fisicamente, ma ora l’importante è tornare in campo e competere”. La sfida è alle porte: l’Italia, al terzo anno di fila nel World Group ll, deve cercare di ritornare nell’élite del tennis mondiale. E con una Errani in più la strada sembra meno impervia: bentornata, Sara.