Dodici mesi dopo, saranno ancora Jannik Sinner e Carlos Alcaraz i protagonisti di una delle due semifinali del Masters 1000 di Indian Wells. Promette spettacolo il match che mette di fronte gli unici due tennisti nati dal 2000 in poi a vincere uno Slam, soprattutto perché in palio c’è molto di più una finale. Innanzitutto, i due si contendono la seconda posizione del ranking Atp, che per Sinner vorrebbe dire best ranking mentre per Alcaraz consolidarsi come seconda forza seppur nella Race sia più indietro.
E poi c’è il discorso dell’imbattibilità di Jannik, che ha vinto tutte e 16 le partite disputate in questo 2024 ed è addirittura in striscia aperta da 19 match. Se c’è un avversario che allo stato attuale può battere l’azzurro, quello è probabilmente Alcaraz. L’impressione, però, è che per sconfiggere questo Sinner serva un aiuto anche dallo stesso Sinner perché se continua ad esprimersi a determinati livelli sarà davvero tosta. A scendere in campo con i favori del pronostico, secondo i bookmakers, sarà dunque il numero uno d’Italia, ma visto il momento di forma che stanno vivendo entrambi i giocatori il match si preannuncia più avvincente che mai.
Jannik sta stabilendo un primato dopo l’altro e, dopo aver dominato i tornei di Melbourne e Rotterdam, sta dimostrando di avere una marcia in più anche in California. Ha infatti vinto tutti e otto i set giocati e, salvo quello al tie-break vinto con Shelton, non ha mai dovuto neppure faticare particolarmente. Superato Kokkinakis all’esordio, ha poi piegato Struff, Shelton e il ceco Lehecka, raggiungendo la semifinale con una facilità clamorosa. E’ stato altrettanto dominante Alcaraz, che dopo lo strano esordio contro Arnaldi (primo set perso al tie-break per poi imporsi in rimonta 6-0 6-1), ha lasciato cinque giochi a Auger-Aliassime, sei a Marozsan e appena quattro a Zverev, con il tedesco che gli ha dato sicuramento meno fastidio delle api. Nonostante il calo degli ultimi mesi, dunque, Alcaraz ha rimarcato di essere uno dei migliori al mondo e va alla ricerca di una finale che manca addirittura dallo scorso torneo di Cincinnati.
I precedenti sorridono a Sinner, che è avanti 4-3 e ha vinto i due più recenti. L’ultima vittoria di Alcaraz, però, risale proprio a Indian Wells, dunque sa come si batte l’azzurro su questi campi. C’è da dire, tuttavia, che di questi tempi nessuno sa come si batte Jannik, perciò lo spagnolo dovrà fare dunque qualcosa che non è riuscito a nessuno in questo 2024 (e che non è riuscito neppure a lui lo scorso anno a Miami e Pechino). E dovrà farlo, tra le altre cose, anche per difendere il secondo posto della classifica mondiale. In caso di vittoria, Jannik lo scavalcherebbe infatti al numero due del ranking, allungando ulteriormente in vetta alla Race. Al contrario, se vincesse Alcaraz, ricucirebbe il gap con l’azzurro e riequilibrerebbe, almeno parzialmente, una stagione che finora è stata a senso unico.
Ma cosa deve fare Alcaraz per battere Sinner? Innanzitutto deve servire bene e poi cercare di non rimanere intrappolato nel gioco dell’azzurro, che quando comanda lo scambio raramente lascia scampo all’avversario. Per quanto riguarda Sinner, invece, sarà fondamentale continuare ad esprimere questo livello di tennis e fare la differenza nei momenti chiave, come spesso ha fatto in questa settimana. A prescindere da come andrà, ci sono tutti i presupposti per assistere a uno splendido match e ad una sorta di finale anticipata, anche se in finale un eventuale Daniil Medvedev non si batterebbe da solo. Appuntamento alle ore 21:30 italiane: in palio c’è la finale, il numero due del ranking e, per Sinner, anche un bilancio di 17-0 con il quale eguaglierebbe il miglior inizio di stagione di sempre di un certo Roger Federer.