“Non ho ricevuto un’offerta dal Six Kings Slam, ma in passato ho ricevuto offerte per giocare lì, e ho scelto di non andarci. È, questo è chiaro, un paese controverso sotto molti aspetti, ma ci sono anche altri paesi controversi in cui viaggiamo e in cui giochiamo”. E’ questo uno dei passaggi di un’intervista a Casper Ruud in merito alle polemiche legate alla partecipazione di sei giocatori, tra cui Jannik Sinner, al ricchissimo torneo esibizione in Arabia Saudita: “Si può certamente discutere della Cina e dei diritti umani lì, ma noi ci andiamo ogni anno. Si è parlato molto di Peng Shuai e di cosa le è successo, e questo solo per dire che se si vuole indicare l’Arabia Saudita come un paese controverso, si dovrebbero menzionare anche altri paesi di cui non stiamo parlando”.