“Non puoi augurare a nessun giocatore di passare tutto quello che ha passato Sinner in quei mesi. Non riesco a immaginare lo stress o l’ansia che ha provato durante tutto quel periodo. Se l’è cavata molto bene, ha continuato a giocare al suo miglior livello ed è riuscito a dominare il circuito nonostante tutto vincendo titoli. È davvero impressionante”. Le parole provengono dalla bocca di Andrey Rublev, che in un’intervista rilasciata a Eurosport France parla del numero uno al mondo e più in generale della tematica doping. “Penso che il sistema antidoping dovrebbe essere un po’ più flessibile. Nel tennis le regole sono molto rigide, più che in altri sport. La sensazione è che ogni piccolo errore, anche quando non è intenzionale, può minacciare la tua carriera”