Il primo Slam non si scorda mai. Romano, classe 2002, Flavio Cobolli chiude a testa alta la sua prima avventura in un Major Junior. Dopo il successo all’esordio sull’americano Tyler Zink in tre set, “Cobbo” si è ripetuto prima con l’argentino Roman Andres Burruchaga (6-7 6-2 6-1) quindi, in ottavi di finale, con la vittoria sul numero 3 del mondo under 18 Jonas Forejtek (6-4 3-6 6-2). La sconfitta nei quarti con il giapponese Shintaro Mochizuki (match giocato a poche ore di distanza dal precedente a causa di una intera giornata rinviata per pioggia) non intacca minimamente quanto di buono messo in mostra dal giovane capitolino, ormai sulla strada della maturità.
“È stata un’esperienza fantastica”, ha dichiarato l’azzurro. “Sono molto soddisfatto di tutto, del gioco e del mio atteggiamento. C’è un po’ di rammarico per il match di quarti di finale ma ho fatto il mio torneo. Spiace aver avuto poco tempo per recuperare dopo la partita di ottavi, un incontro faticoso da cui sapevo non sarebbe stato facile riprendersi velocemente. Questi giorni me li sono vissuti benissimo, dando il massimo punto dopo punto. Ora testa al doppio”.
Visibilmente soddisfatto anche Stefano Cobolli, padre ed allenatore di Flavio. “Il bilancio come primo Slam in carriera non può che essere positivo”, le parole dell’ex numero 236 Atp. “Credo che Flavio abbia imparato tantissimo, in particolar modo dal punto di vista delle gestione dei ritmi pre e post partita. Un ambiente come questo aiuta e gli ha permesso di fare tutto nel migliore dei modi. Mi auguro che nei prossimi tornei riesca a ripetersi, a prescindere dai risultati. La professionalità fuori dal campo è uno degli aspetti che deve migliorare. Desidero andare oltre l’aspetto tecnico e concentrarmi sulla sua formazione come uomo. Negli ultimi due anni Flavio è stato bravo a costruirsi una classifica che ora gli permette di calcare questi palcoscenici, a mio avviso scenari importanti per la sua crescita. Spero che nei prossimi appuntamenti, quali ad esempio Wimbledon e gli US Open, possa assorbire tutto ciò che gli serve per fare ulteriori passi in avanti”.