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Matteo Berrettini, Marco Cecchinato e Fabio Fognini come Omar Camporese, Francesco Cancellotti e Claudio Pistolesi. L’Italia e il Roland Garros, un binomio che torna a dare i frutti sperati: ventinove anni dopo quel 1989, nel singolare maschile, ci saranno tre azzurri nei sedicesimi di finale: un risultato importante che certifica la crescita del movimento maschile in questi ultimi mesi.
Il numero uno d’Italia Fabio Fognini sta rispettando il pronostico e lo sta facendo con agio visto che ha battuto in tre facili set sia lo spagnolo Pablo Andujar che lo svedese Elias Ymer. Per il ligure questo è il torneo più importante, più amato e voluto e il tabellone stuzzica le fantasie di milioni di italiani ma la migliore cosa è guardare giorno per giorno senza fare troppi voli pindarici. E tra due giorni ci sarà Kyle Edmund, non proprio l’ultimo arrivato. Chi sta volando nell’ultimo periodo è senza dubbio Marco Cecchinato, il tennista palermitano dopo aver vinto il torneo Atp 250 di Budapest ha svoltato e durante la stagione sul rosso sta mettendo in mostra un salto di qualità improvviso che fa piacere e nel match contro lo spagnolo Pablo Carreno Busta, Marco partirà da sfavorito ma può impensierire e non poco l’iberico.
E poi c’è Matteo Berrettini. Il tennista romano prima di Parigi non aveva mai vinto una partita in un torneo della slam, per la prima volta si è guadagnato sul campo la partecipazione (agli Australian Open entrò come lucky loser e perse contro il francese Adrian Mannarino). Ha battuto il tedesco Otte e poi ha regolato, come un veterano, il lettone Ernests Gulbis guadagnandosi una partita importante contro Dominic Thiem. L’austriaco, insieme a Zverev, in questo momento è l’unico che può impensierire Nadal, sarà una partita tutta da giocare (proprio come quella contro il tedesco al Foro Italico), perché tramite questi match si costruisce qualcosa di importante per il futuro prossimo. L’Italia arriva al terzo turno con tre moschettieri ed una dama, visto che c’è anche Camila Giorgi in ballo: quattro rappresentanti per un’Italia che risponde presente a Parigi.