Non solo si affrontavano per approdare alla finale del Roland Garros. La sfida di quest’oggi tra Karolina Pliskova e Simona Halep aveva un significato “pesante” e importante anche in ottica ranking Wta, essendo diventata il crocevia per il primato della classifica mondiale. Alla fine, a spuntarla è stata la romena, che si è imposta in tre set, 6-4 3-6 6-3 al termine di un match durato due ore di gioco esatte; adesso, vincendo la finale di sabato, potrebbe diventare la nuova numero uno.
La cronaca della partita – Il primo set si rivela estremamente difficile per la Pliskova. Sempre indietro nel punteggio, la ceca è stata costretta a rincorrere, per tutti i primi 40’, una Halep in palla e propositiva all’interno di ogni 15. La testa di serie numero due è stata abile ad evitare il doppio break dapprima annullando la palla per il 4-1 Halep, e poi quella per il set che la rumena si è guadagnata nell’ottavo gioco, in risposta. Tuttavia, non essendo riuscita a recuperare il break di svantaggio maturato in suo sfavore nel terzo game dell’incontro, alla fine ha dovuto comunque cedere 6-4.
È nel secondo set che ha provato a reagire. L’inizio è stato difficile, sulla falsa riga del primo, ma poi ne è venuta fuori grazie a colpi più potenti, tirati in modo più sciolto, oltre che a un utilizzo più intelligente del servizio (molte più variazioni, slice e angoli). Il break ottenuto nel sesto gioco (il primo turno di battuta ceduto dalla Halep in otto turni, fino ad allora) le ha concesso di portarsi avanti 4-2 e di giocare in modo diverso, sicuramente meno frenato rispetto ai minuti prima. È indubbio che in questa fase (durata all’incirca mezz’ora) la Pliskova abbia giocato il miglior tennis della sua semifinale.
Archiviato 6-3 in suo favore il secondo parziale, nel terzo si è ritrovata a subire nuovamente il gioco della testa di serie numero 3, apparsa freschissima dal punto di vista fisico nonostante si giocasse da oltre un’ora e mezza. La romena è stata la prima a riportarsi avanti, grazie al break ottenuto nel quarto gioco e al turno di servizio difeso successivamente (nel quale ha annullato due palle per l’immediato contro-break); la ceca ha abbozzato nuovamente una reazione e in parte ci è riuscita, riuscendo a recuperare due giochi consecutivi e riportandosi in pari coi break, sul 4-3 e servizio in suo favore. Ma è là che le è mancato il guizzo finale, cosa che invece ha avuto la sua avversaria.
La battuta decisiva strappata sul 4-3 ha permesso alla Halep di andare a chiudere il match e di approdare a quella che sarà la sua seconda finale a Parigi (la terza finale di fila sulla terra, quest’anno, dopo Madrid e Roma). Sabato affronterà, per la prima volta in carriera, la sorpresa Jelena Ostapenko: in ogni caso si tratterà del primo titolo Slam, per entrambe. Per Halep, sullo sfondo, anche la possibilità di diventare la nuova regina della classifica Wta.