In un day 2 in cui la pioggia ha fatto a gara con i giocatori per accaparrarsi il ruolo di protagonista, la notizia più lieta è sicuramente l’esordio di Rafael Nadal. A poco meno di due settimane da quella triste serata romana contro Shapovalov, rivederlo subito competitivo al Roland Garros può solamente far piacere. Il maiorchino, forse mai come quest’anno, non è l’assoluto favorito del torneo ma al momento non sembra curarsene molto. Ciò che ha colpito maggiormente è soprattutto la ferocia e l’intensità messe in campo contro un avversario (l’australiano Jordan Thompson) totalmente impotente su una superficie di questo tipo.
L’obiettivo è chiaramente alzare la tensione e testarsi in vista dei prossimi impegni, come ribadito dallo stesso spagnolo in conferenza: “Devo costringermi a non rallentare per un momento, è un lavoro mentale e solo allora posso avere opzioni per fare cose importanti”. Semaforo verde anche per Novak Djokovic, che ha portato a casa un altro match mai in discussione contro il giapponese Nishioka. La sensazione è che, a meno di clamorosi colpi di scena (fisici o tecnici che siano), non ci possano essere ostacoli per assistere ad un loro scontro in quarti di finale. I due sono già in marcatura stretta. Tutti gli altri già si stanno pregustando il sequel di quella clamorosa semifinale dello scorso anno.
CAPITOLO ITALIA – Con Jasmine Paolini interrotta dalla pioggia sul punteggio di un set pari contro la rumena Begu, continua a sorridere Martina Trevisan. Sabato ha vinto il suo primo titolo Wta in quel di Marrakech ed oggi si è regalata un esordio da veterana al Roland Garros. Si è visto dal primo punto che non ci sarebbe stata partita per la britannica Dart. Replicare i quarti di finale raggiunti due anni fa è difficile ma con questa spensieratezza d’animo non è assolutamente precluso in partenza. Intanto c’è un secondo turno alla pari contro la polacca Magda Linette, che ieri ha stupito tutti andando ad estromettere la tunisina Ons Jabeur. Quella appena trascorsa sarà la giornata ricordata anche per la delusione di Alessandro Giannessi, arresosi solamente dopo cinque ore contro quel Borna Gojo che per i nostri colori ormai sta diventando un vero e proprio incubo.
Il croato al primo turno delle qualificazioni ha sbarrato la strada a Gianluca Mager. Ma è soprattutto uno degli artefici dell’eliminazione della nostra Nazionale nei quarti di finale della scorsa Coppa Davis. Non bastano le parole per esprimere la gratitudine al gladiatore ligure, commovente in tutte le sue giocate e sostanzialmente impermeabile ad ogni situazione di difficoltà. L’Italia operaia è stata rappresentata al meglio anche da Franco Agamenone, che come Giannessi nel main draw era stato ripescato come lucky loser. A fare la differenza contro l’americano McDonald sono stati davvero dei piccoli dettagli. Il quinto set ad un certo punto della sfida sembrava davvero ad un passo.
INIZIA LA CACCIA A SWIATEK – Chi si aspettava una sorta di flessione al Roland Garros da parte della numero uno del mondo, è rimasto abbastanza deluso. La polacca ha lasciato solamente due game alla qualificata Tsurenko facendo bene intendere che sarà ancora lei la giocatrice da battere. Al momento è difficile intravedere qualcuna che può darle fastidio. Di sicuro non lo farà la campionessa uscente Barbora Krejcikova.
La ceca ha infatti confermato di essere andata a Parigi solamente per fare presenza dopo un ultimo periodo denso di problemi fisici. Ad esultare è stata la francese Parry. Quest’ultima insieme alle due wild card Jaquemot e Jeanjean ha fatto decisamente salire i decibel all’interno dello Stade Roland Garros. Va avanti anche la canadese Bianca Andreescu, uscita letteralmente dalle sabbie mobili di fronte al gioco particolarmente insidioso della belga Bonaventure. E’ forse lei insieme ad Amanda Anisimova (successo in due set su Osaka) e Paula Badosa a poter spaventare maggiormente Swiatek.