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In archivio un’altra splendida giornata di tennis a Parigi, location del Roland Garros 2022, secondo slam stagionale. Tanti i match andati in scena sui campi francesi, in cui sono tornati in campo i tennisti più forti al mondo. Hanno infatti disputato il loro match di secondo turno Novak Djokovic e Rafa Nadal, ma anche Alexander Zverev e Carlos Alcaraz. Andiamo dunque a scoprire cos’è accaduto in questa giornata.
Ad avere le luci dei riflettori puntate addosso è stata la sfida tutta spagnola tra Alcaraz e Ramos. Il primo set, dominato dal giovane di Murcia per 6-1, lasciava presagire un match a senso unico, ma Ramos ha disputato un match fantastico – forse il migliore della sua carriera – eppure non è riuscito a vincere. C’è da dire che le occasioni non sono mancate visto che nel quarto set ha servito per il match ed ha anche avuto un match point, mentre nel quinto era avanti di un break. Quando dall’altra parte della rete c’è però Alcaraz, capace di vincere partite di fatto già perse, tutto cambia. Il classe 2003 se l’è cavata in qualche modo nella quarta frazione per poi emergere alla distanza, pescando dal cilindro un paio di recuperi difensivi da extraterrestre e portando a casa una maratona da 4h34′. Sicuramente un test importante, per evitare di farsi trovare impreparato avanti nel torneo, ma sicuramente dispendioso dal punto di vista fisico. Il prossimo avversario dello spagnolo sarà Sebastian Korda, unico in grado di sconfiggerlo quest’anno su 17 partite giocate sulla terra rossa.
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Vittoria con match point annullato anche per Zverev, finito addirittura in svantaggio due set a zero contro Baez. Il tedesco si è salvato e può sorridere guardando il suo spicchio di tabellone, orfano di Davidovich Fokina e Fritz. Senza nulla togliere al tennista di Amburgo, c’era molta più attesa per le sfide che vedevano impegnati Novak Djokovic e Rafa Nadal. Il serbo sfidava Alex Molcan, allenato dal suo ex coach Marian Vajda e recente finalista a Lione. Il maiorchino affrontava invece il padrone di casa Moutet nel match della sessione serale sullo Chatrier. Come da pronostico, nessuno dei due ha incontrato difficoltà . Nole si è imposto per 6-2 6-3 7-6, mentre Rafa ha perso anche qualche game in meno ed ha prevalso per 6-3 6-1 6-4. L’impressione, anche guardando i rispettivi tabelloni, è che tutto sia apparecchiato per uno scontro tra i due ai quarti di finale. D’altronde il pubblico aspetta solo questo e né Auger-Aliassime né Schwrtzman o Dimitrov sembrano in grado di dirottare le due leggende, in rotta di collisione.
Passando al capitolo azzurri, oggi erano due quelli impegnati sulla terra parigina. Fabio Fognini purtroppo ha dovuto ritirarsi contro l’olandese van de Zandschulp per via di un problema alla caviglia. Il ligure aveva reagito dopo aver perso il primo set, portandosi sul 5-1. Dopo due set point sprecati, però, ha ceduto al tie-break ed ha deciso di alzare bandiera bianca a metà del terzo parziale, vedendo sfumare un’interessante sfida contro Nadal. Ha invece staccato il pass per il terzo turno una scintillante Martina Trevisan, che dopo aver travolto all’esordio Dart si è ripetuta contro Magda Linette, giustiziera della più quotata Ons Jabeur. La giocatrice toscana conferma il suo ottimo feeling con il Roland Garros, dopo i quarti di finale di due anni fa, ed ora sogna in grande. A separarla dalla seconda settimana c’è l’australiana Daria Saville, mentre la Top 50 è sempre più vicina.
Infine, per quanto riguarda i restanti match andati in scena quest’oggi, spiccano alcuni risultati. In campo maschile, comode vittorie per Norrie, Auger-Aliassime e Dimitrov, mentre lasciano un set per strada Khachanov e Isner. Nel femminile, invece, escono di scena due teste di serie. Si tratta di Maria Sakkari, sconfitta in due tie-break dalla ceca Muchova, ed Emma Raducanu, battuta in rimonta dalla bielorussa Sasnovich. Da monitorare, dunque, anche in ottica finale visto che il tabellone è molto aperta, Belinda Bencic, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo 2020, Angie Kerber, che ha vinto tutti e tre gli altri slam, le americane Gauff e Anisimova, in rampa di lancio, ma anche Stephens e Azarenka, il cui meglio sembra ormai alle loro spalle ma ancora determinate a fare bene.
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