Quanto tutti saremo già a conoscenza dell’esito del match di Jannik Sinner contro Carlos Alcaraz, sul Philippe Chatrier del Roland Garros scenderanno in campo Casper Ruud e Alexander Zverev per la seconda semifinale del singolare maschile. Da un lato il 25enne norvegese che va a caccia della sua terza finale consecutiva a Parigi, dall’altro il tedesco che invece son tre anni di fila che si ferma a questo punto del torneo e che un match per un titolo major l’ha giocato solo una volta a New York ormai quasi quattro anni di fa e rimase anche abbastanza scottato da come andò a finire (servì per il match prima di perdere 7-6 al quinto set ndr).
Sarà di fatto un rematch della semi dello scorso anno, quando Ruud si impose in tre facili set per 6-3 6-4 6-0 prima di perdere poi in finale contro Djokovic. Era però uno Zverev rientrato da pochi mesi dopo il terribile infortunio dell’anno precedente, competitivo ma con una condizione ancora da recuperare al 100%. Oggi, invece, Sascha ci arriva da n°4 al mondo e n°2 della race dopo il trionfo di poche settimane fa al Foro Italico. Il classe ’97 nativo di Amburgo prova a interrompere questa striscia negativa e più in generale un rapporto non facile con le semifinali a livello di Grand Slam: ne ha perse infatti 6 su 7, compresa quella di gennaio a Melbourne. “È un grande giocatore”, ha detto Zverev di Ruud. “Due finali di fila, terza semifinale di fila, sono numeri che dicono tutto. È sicuramente uno dei migliori giocatori su questa superficie. Penso di dover giocare il mio miglior tennis per avere una possibilità”.
Questo è innegabile, Ruud non cattuterà l’occhio come altri, ma sul rosso è una garanzia anche a livelli molto alti. Le due già citate finali ne sono la prova, così come la finale conquistata ad aprile a Monte-Carlo o le tre semifinali raggiunte in carriera a Roma. “Sarò sempre un giocatore difficile da battere al meglio dei cinque set sulla terra battuta”, ha detto Ruud dopo aver sconfitto Taylor Fritz in quattro set al quarto turno. “Questo è il tipo di mentalità che ha funzionato per me. So che se gli avversari vogliono battermi, dovranno giocare un ottimo tennis per almeno tre set completi, e cercherò di rendergli le cose difficili. Fisicamente proverò a essere in buona forma e giocare il tipo di tennis sulla terra battuta che mi piace giocare. Ha funzionato bene negli ultimi due, tre anni qui.”
Il norvegese ha goduto di ben tre giorni di riposo grazie al ritiro di Novak Djokovic nei quarti di finale, mentre nei turni precedenti aveva sconfitto in tre set il brasiliano Meligeni Alves, in cinque lo spagnolo Davidovich Fokina e poi in quattro prima Etcheverry e poi Fritz. Zverev non ha impressionato sempre nel corso di queste due settimane, ma bisogna ammettere come il suo – per essere testa di serie numero 4 – era di gran lunga il tabellone peggiore. Nadal, Goffin, Griekspoor, Rune e De Minaur è un filotto niente male e alla fine l’unico match in cui se l’è vista davvero brutta è stato quello di terzo turno contro l’olandese, che si era trovato avanti di due break nel quinto set prima di farsi rimontare. I bookmakers vedono una partita sostanzialmente equilibrata, non si sbilanciano troppo: leggera preferenza per il tedesco.