Jasmine Paolini ha superato Elena Rybakina ai quarti di finale del Roland Garros 2024, attraverso il punteggio di 6-2, 4-6, 6-4. Risultato che vale una carriera intera per la ventottenne italiana, per la prima volta in semifinale a Parigi e generalmente in un torneo del grande Slam. La nativa di Castelnuovo di Garfagnana ha emulato la Sara Errani dei tempi d’oro, adesso sua compagna di doppio, spingendosi alla rincorsa di un sogno parigino tinto di rosso. Un primo set semplicemente dominato da Paolini, abile a martellare da fondocampo e soprattutto a indurre all’errore Rybakina, quest’ultima stranamente fallosa e soprattutto inefficace con i suoi migliori colpi; la kazaka ha vinto un solo punto in risposta nell’intero parziale, sorprendendo probabilmente anche se stessa. Il tennis esplosivo di Paolini ha messo a dura prova la tenuta mentale e tecnica di Rybakina, la quale ha abbozzato una reazione, ma infine è stata costretta a cedere nel contesto di una giornata grigia e povera di spunti positivi, sebbene in tre set. Top 10 raggiunta per Paolini, ma soprattutto l’italiana è al penultimo atto del Roland Garros: mercoledì 5 giugno 2024 è una data da ricordare per la toscana e il suo team, anche quindi per Renzo Furlan, il quale avrà percepito un déjà vu di schiavoniana memoria.
IL RACCONTO DEL MATCH
Il primo set è iniziato come meglio non avrebbe potuto per Paolini, immediatamente avanti di un break dopo il game d’apertura. Tre chance di strappo per l’azzurra, l’ultima delle quali convertita grazie a un rovescio incrociato in spinta: 1-0 e qualche incertezza di troppo per Rybakina, autrice anche di un doppio fallo. L’azzurra ha confermato il break con una lodevole maestria, comandando costantemente con il dritto e conducendo l’avversaria spesso in errore, sino al prezioso 2-0. Rybakina ha fronteggiato due palle del doppio break durante il terzo game, riuscendo però, questa volta, a mettere una pezza sulla situazione di difficoltà grazie a una serie di prime marmoree: 2-1. Settimo game e storia che si è ripetuta: 15-40 in favore dell’azzurra, con la kazaka irriconoscibile e addirittura autrice di tredici errori non forzati. Dopo aver fatto trenta, come si suol dire, Rybakina non ha potuto fare a meno di far trentuno: nuovo errore in spinta con un dritto clamorosamente ballerino e netto 5-2 italiano. Paolini ha chiuso il parziale senza soffrire, a 15, fissando una statistica incredibile: un solo punto concesso all’avversaria nell’intero parziale, durante i turni di battuta, 6-2.
Il secondo set è partito con una Paolini coraggiosa con i colpi in risposta, ma questa volta non subito avanti nel punteggio: Rybakina brava ad aggrapparsi al suo fedele rovescio per l’1-0 primordiale. Secondo game complesso per Paolini, costretta al 30-30 dall’avversaria; la toscana è riuscita a duellare con autorevolezza sulla diagonale del dritto, beneficiando di due leggerezze in manovra dell’opponente per l’1-1. La ventottenne di Castelnuovo ha proseguito il suo momento d’oro nel terzo gioco, constatando nuovamente le difficoltà con il dritto della numero 4 del seeding e punendola senza pietà con un rovescio aggressivo in risposta: 2-1 e break. Reazione attesa e infine arrivata della kazaka: contro-break per il 2-2 concretizzato alla quarta opportunità, con un rovescio incrociato vincente. Nuova svolta nel settimo gioco, con Paolini ancora avanti di un break grazie a due fattori: la sua continuità sulla diagonale del dritto e le troppe imprecisioni di Rybakina…4-3. Urlo di gioia smorzato in gola per l’italiana, ripresa da Rybakina al termine del gioco successivo: Paolini irrigiditasi dal 40-15 in suo favore, con alcuni errori di dritto valsi il ristabilirsi dell’equilibrio sul 4-4. Finale drammatico per l’italiana, nuovamente travolta dalla tensione al servizio nel decimo game; nel contempo, la kazaka è salita con il rovescio dal centro del campo e ha fatto suo il parziale sul 6-4.
Il terzo set è stato subito caratterizzato da un break dell’azzurra, avanti per 1-0 grazie al martellante dritto in cross: iniezione di fiducia necessaria dopo l’esito del parziale precedente. Paolini ha dapprima vanificato il vantaggio nel game successivo, mostrandosi nuovamente bloccata dalla pressione, per poi riportarsi avanti di un break con lo stesso copione ricorrente: azzurra propositiva e kazaka fallosa, nuovo strappo per il 2-1. Rybakina non si è però data per vinta, anzi: il terzo game è stato il più lungo del match e ha visto la nativa di Mosca prevalere con coraggio, grazie a due accelerazioni finali pregevoli, l’una con il rovescio e l’altra con il dritto sino al 2-2. Parziale in equilibrio sino a un nono game esaltante per Paolini; nuovo squarcio all’incontro in favore dell’azzurra, abile a metter pressione all’opponente con colpi profondi: troppi dubbi e altrettanti errori di dritto di Rybakina, 5-4. La toscana ha realizzato i propri sogni al termine del gioco successivo, chiudendo i conti grazie a un rovescio profondo, eliminando la testa di serie numero quattro e portandosi in semifinale a Parigi tramite un 6-4 storico.