Il Roland Garros 2024 di Matteo Arnaldi sembra un videogioco in cui ogni partita corrisponde a un livello e, match dopo match, la difficoltà aumenta. L’azzurro ha debuttato con una vittoria ai danni di un Fils in crisi (3-0 nei precedenti) ed ha poi sconfitto un altro francese, Muller, reduce dagli ottavi a Roma. Al terzo turno è arrivato un successo estremamente prestigioso contro Andrey Rublev, sesta forza del seeding, e ora il ligure dovrà vedersela contro Stefanos Tsitsipas, ex finalista di questo torneo e tra i più accreditati alla vigilia per spingersi fino in fondo. Una partita estremamente complicata per Matteo, che non solo partirà sfavorito ma anche di parecchio (una sua vittoria è quotata 5). Questa potrebbe essere però un’arma a doppio taglio perché Arnaldi di fatto potrà scendere in campo con la menta sgombra e giocare senza avere nulla da perdere. Certo, subire un’altra batosta come quella contro De Minaur in Australia non sarebbe piacevole, ma è innegabile che l’azzurro il suo l’abbia già fatto e qualsiasi cosa arrivi (questo discorso lo si poteva già fare dal turno precedente, in realtà), sia un di più.
Al di là della prestazione che potrà offrire Matteo Arnaldi – che contro Rublev ha sfoderato un livello da primi 20, almeno -, l’impressione è che a fare la partita sarà Tsitsipas. Il greco ha innanzitutto più esperienza a questi livelli, ha poi più confidenza con una superficie come la terra rossa e infine è reduce da una vittoria spaventosa contro Zhizhen Zhang, maturata in un’ora e mezza di gioco, con soli 5 games persi e 12 persi in battuta (su 64!). Il greco sta bene e vuole approfittare di uno spot di tabellone orfano di Rublev per fare il suo e raggiungere i quarti di finale, dove potenzialmente lo aspetta Carlos Alcaraz. Arnaldi e Tsitsipas non si sono mai affrontati in carriera e lo faranno per la prima volta oggi sul Court Suzanne Lenglen, come secondo match dalle ore 11. E chissà che a Parigi i due non possano ritrovare delle affinità con la Liguria, regione a cui – seppur in maniera differente – entrambi sono legati: Matteo ci è nato, a Sanremo, mentre Stefanos è tifoso del Genoa (squadra che ha gli stessi colori del Paris Saint-Germain, per dire), passione nata da un videogame. In palio un posto ai quarti, che Tsitsipas ha raggiunto già in tre occasioni e che Arnaldi sogna invece per la prima volta in carriera.