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Roland Garros 2024, Jannik Sinner torna in campo: contro Eubanks inizio soft per ritrovare il feeling

Jannik Sinner
Jannik Sinner - Foto CHRISTOPHE SAIDI/SIPA/IPA

È stato un mese di maggio lungo, complesso, per Jannik Sinner. Iniziato con il ritiro dal torneo di Madrid, proseguito con il forfait a Roma e i 10 giorni di cure presso il J Medical di Torino, ma che per fortuna finisce con il suo rientro in campo. I primi allenamenti a Monte-Carlo avevano rassicurato il giocatore, poi il test a Parigi ha confermato le sensazioni: la condizione non può essere ovviamente al 100%, ma il problema all’anca pare un (brutto) ricordo. D’altronde, lo stesso Jannik e il suo team non avrebbero preso la decisione di giocare se così non fosse stato.

Nella capitale francese l’azzurro si presenta come testa di serie numero 2 ma come n°1 del ranking virtuale, ovvero quello che considera già scalati i punti dello scorso anno. È il grande favorito per la vetta della classifica ATP al termine del secondo slam stagionale, ma a poche ore dal debutto nel torneo siamo piuttosto certi che stia pensando a tutto tranne che a questa eventualità. C’è un primo turno da affrontare, insidioso più per le incognite dopo un periodo di stop che per l’avversario. Con tutto il rispetto per il pur bravo e stilisticamente divertente Chris Eubanks, gli appassionati non vedono l’ora di rivederlo in quei tornei su erba in cui 11 mesi fa inizio il suo exploit. Sul rosso è un evidente pesce fuor d’acqua e i risultato lo stanno a dimostrare con cinque eliminazioni consecutive al primo turno e solamente un paio di set vinti. Più in generale questo 2024 è stato abbastanza avaro di soddisfazioni per il classe ’96, che ha vinto soltanto quattro partite sul cemento tra gennaio e marzo, mai due consecutive in tornei del circuito.

Un match di quelli utili ai top players per ritrovare il feeling con il campo, la racchetta e le palline. Il modo ottimale per entrare in un torneo importante, in cui le aspettative sono alte e la voglia di mettersi definitivamente alle spalle il brutto ricordo della sconfitta con Altmaier dello scorso anno anche. Alla fine, nello storico delle presenze di Jannik al Roland Garros, è di fatto l’unica nota stonata da un punto di vista prestazionale. Quarti di finale alla prima apparizione nel 2020 perdendo da Rafa Nadal, poi ancora sconfitta contro il campione maiorchino l’anno successivo a livello di ottavi e lo sfortunato ritiro quando stava dominando Andrey Rublev nel 2022. In questa stagione sul rosso, dopo lo straordinario rendimento sul veloce, in tanti erano curiosi di vedere i miglioramenti del talento nativo di San Candido sulla superficie forse a lui meno congeniale, ma per i già ben noti motivi si è avuto modo di ammirarlo solo sporadicamente tra Monte-Carlo e Madrid. Tempo per vederlo trionfante anche al Foro Italico ce ne sarà, in questo lunedì d’esordio tutto ciò che conta è che possa colpire e scivolare sul mattone tritato senza impedimenti o paure. L’appuntamento è per le ore 11:00 sul Suzanne Lenglen.

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