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Roland Garros 2024: Errani e Paolini cedono nella finale del doppio, titolo a Gauff/Siniakova

Sara Errani e Jasmine Paolini
Sara Errani e Jasmine Paolini - Foto Marco Iacobucci / IPA

Niente da fare anche nella terza finale di questo incredibile Roland Garros 2024 con presenza italiana. Dopo il ko di Bolelli e Vavassori in finale di doppio maschile e di Jasmine Paolini nel singolare femminile di ieri, la stessa toscana in coppia con Sara Errani deve arrendersi nella finale del doppio femminile al duo formato da Coco Gauff e Katerina Sikianova, col punteggio di 7-6(5) 6-3 per la statunitense e la ceca in un’ora e cinquanta minuti di gioco, al termine di un match comunque ben giocato dalle combattive azzurre. Il sogno del titolo Slam si frantuma sul più bello, ma Jas e Sarita escono a testa alta.

IL RACCONTO DELLA FINALE

Tengono la battuta ai vantaggi le azzurre in apertura, più agevoli l’esordio in battuta delle rivali. Che poi si fanno aggressive in risposta, trovando il break nel terzo game. Alzano il livello però anche Errani e Paolini e c’è l’immediato controbreak con l’erroraccio in lob di Siniakova. Nel settimo gioco, però, Errani perde ancora la battuta sul suo servizio: Paolini male con la volée, 3-4 per la coppia americana/ceca. Ancora una volta c’è l’immediato controbreak: Sarita intelligente, a quindici ci riportiamo sul 4-4 e si va poi al tie-break, in cui stavolta sono le italiane ad avere per due volte il minibreak di vantaggio, ma sempre raggiunte e poi superate per l’amaro 5-7. Il primo set perso così è un macigno e infatti c’è subito il break per Gauff e Siniakova a inizio secondo set, sempre molto combattive le azzurre: trovano subito il controbreak, poi vanno di nuovo sotto di un break e stavolta non rispondono immediatamente, ma Jas e Sarita non mollano mai e si riportano sul 4-4, prima però di cedere ancora una volta la battuta con troppi errori e di alzare bandiera bianca al nono game. Per le campionesse di Roma niente titolo Slam, ma tanti applausi. L’Italia chiude con tre finali e altrettante sconfitte.

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