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Roland Garros 2024, Djokovic non muore mai: rimonta anche Cerundolo in cinque set e vola ai quarti

Novak Djokovic
Novak Djokovic

Novak Djokovic l’ha fatto di nuovo. Dopo la vittoria in cinque set contro Lorenzo Musetti, recupera nuovamente uno svantaggio di 2 set a 1 e si qualifica per i quarti di finale del Roland Garros 2024. Sconfitto con il punteggio di 6-1 5-7 3-6 7-5 6-3 l’argentino Francisco Cerundolo, che è stato a due game dalla vittoria (con il break di vantaggio) ma ha sentito la tensione del momento e non è riuscito a chiudere. Come uno squalo, Djokovic ha sentito l’odore del sangue ed ha azzannato la preda, uscendo vincitore dopo 4h40′ di gioco.

E’ successo davvero di tutto sullo Chatrier, dove Djokovic ha dominato il primo set salvo poi sentire una fitta all’altezza del ginocchio e cedere i due set seguenti, apparendo dolorante e in difficoltà dal punto di vista fisico. Sotto 2-4 nel quarto, ecco che si è riaccesa la lampadina: Nole ha conquistato il set per 7-5, non sbagliando più nulla e ingabbiando l’avversario, sopraffatto dall’atmosfera. Djokovic ha poi completato l’opera al quinto set, approdando ai quarti di finale e continuando a difendere il numero uno del mondo (che Sinner già pregustava, com’è normale che fosse vista la situazione di punteggio). Djokovic affronterà Casper Ruud ai quarti di finale, vittorioso contro Taylor Fritz nel turno precedente. Sfida interessante tra il serbo e il norvegese: si alza il livello per il numero uno al mondo, chiamato a difendere nuovamente il primato in classifica.

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CRONACA – Primo set a senso unico che Djokovic ha dominato nonostante i 40 minuti impiegati per rifilare il 6-1 al suo avversario. Cerundolo è stato troppo passivo ed ha subito il gioco del serbo, più propositivo nell’andare alla ricerca del punto. Le uniche chance per l’argentino sono arrivate nel settimo gioco, dove Djokovic ha pasticciato sui primi tre set point ed ha dovuto fronteggiare un paio di palle break. Alla quarta opportunità ce l’ha però fatta a chiudere, mettendo in discesa il match.

Nel terzo game del secondo set ecco invece l’episodio chiave che ha caratterizzato il resto dell’incontro. Djokovic ha messo male il ginocchio ed ha sentito una fitta: dolorante, ha chiesto l’intervento del fisioterapista e poi un medical time out. Si sono dunque invertiti i ruoli, con Cerundolo che ha tenuto agevolmente il servizio e Nole che invece ha faticato più del previsto, concedendo palle break in continuazione. Il serbo è riuscito ad annullare addirittura le prime 12, ma nel dodicesimo gioco ha spedito in corridoio un dritto e ceduto 7-5.

La situazione per Djokovic non è migliorata nel terzo parziale, dove anzi ha ceduto la battuta in avvio e ha rischiato addirittura di andare sotto di due break. E’ riuscito comunque a salvarsi ed a restare in scia dell’avversaria, ma ha continuato a faticare e anche a soffrire, come si poteva evincere dal suo body language e da un livello di tennis inferiore rispetto a quello a cui ci ha abituato. Cerundolo invece ha servito bene e non si è disunito neppure nel momento chiave. Le ultime palle break avute dal serbo risalivano al primo set e tali sono rimaste fino alla fine della terza frazione, nonostante i presupposti per tornare ad ottenerle ci fossero. L’argentino ha chiuso dunque 6-3 in tre quarti d’ora e si è portato ad un set dai quarti di finale.

Il copione non è cambiato nel quarto set, con Djokovic ancora sofferente dal punto di vista fisico e spesso in difficoltà, soprattutto negli spostamenti. Cerundolo ne ha approfittato per portarsi avanti di un break, ma nell’ottavo gioco – quando il traguardo cominciava ad intravedersi all’orizzonte – se l’è fatta sotto ed ha subito il break, venendo prima raggiunto e poi superato nel punteggio. Bravo a non mollare, ha però impattato sul 5-5 ed avuto persino la palla break nell’undicesimo gioco. Invece, nel game seguente, è stato Djokovic a strappargli la battuta, al quarto set point, portando l’incontro al quinto e decisivo set.

Sulle ali dell’entusiasmo, Djokovic ha inaugurato la quinta frazione con un break e un parziale di 10 punti a 2. Eppure Cerundolo non ha mollato ed ha recuperato lo svantaggio, sorprendendo l’avversario, quindi impattando sul 2-2. E’ dunque iniziata un’altra partita nella partita, con l’argentino che ha risposto colpo su colpo ma con Nole che ha regalato spettacolo vincendo una serie di punti fuori dal mondo, tra volée in allungo e dritti sulla riga. Il break decisivo è arrivato nell’ottavo gioco, in cui Djokovic ha recuperato da 40-0. Nel game seguente, invece, il numero uno al mondo l’ha chiusa, lasciandosi abbracciare dall’abbraccio dello Chatrier.

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