Quattro vittorie su quattro nel day 3 e undici italiani al secondo turno. Numeri da urlo per il tennis azzurro al Roland Garros, dove il tricolore continua ad essere presenti nei rispettivi tabelloni. Come se fosse un segno del destino, in una giornata caratterizzata (anzi, dimezzata) dalla pioggia, i quattro successi italiani sono arrivati nell’arco di 16 minuti. Il primo a qualificarsi per il secondo turno è stato Flavio Cobolli, che ha domato in quattro set il serbo Medjedovic. Un Flavio “ON” fire che avrebbe potuto chiuderla anche in tre, ma che alla fine è riuscito ad avere la meglio contro un avversario che ha fatto e ha disfatto tra vincenti pazzeschi ed errori imbarazzanti. Cobolli continua dunque a vincere dopo la semifinale a Ginevra e si regala un secondo turno scoppiettante contro Rune.
E’ stato poi il turno di Sara Errani, che non si è accontentata delle tre belle vittorie nel tabellone cadetto ma ha sconfitto in due comodi set anche la slovacca Schmiedlova, senza perdere un set. Per lei ora la statunitense Navarro, giocatrice in gran forma che predilige però altre superfici. Quindi, a un minuto di distanza – al punto che si sono incrociati tornando negli spogliatoi – hanno portato a casa i rispettivi match Giulio Zeppieri e Luciano Darderi. Il primo ha sconfitto in quattro set il francese Mannarino, che su terra rossa proprio non ne vuole sapere di ottenere risultati decenti; il secondo ha invece regolato l’australiano Hijikata, che di tempo per imparare a giocare sul rosso ne ha, ma al momento fa una fatica bestiale. E non è detto che sia finita qui perché Zeppieri se la vedrà con Kokkinakis, mentre Darderi con Griekspoor, due secondi turni assolutamente giocabili.
Il match più atteso del giorno era però quello di scena sullo Chatrier, ovvero l’esordio di Novak Djokovic, opposto alla wild card francese Pierre-Hugues Herbert. Com’è finita? Con una vittoria in tre set di Nole, la cui prestazione non è stata brillante ma gli ha comunque permesso di debuttare in maniera vincente e fare un primo passo, raggiungendo il secondo turno. A tratti si sono visti lampi di Djokovic, ma il serbo ha grandi margini di miglioramento e andare avanti nel torneo – dunque giocare più match – non potrà fargli che bene. Si preannuncia un’altra comoda vittoria anche contro Carballes Baena, mentre dal terzo turno contro Monfils o Musetti potrebbe iniziare a farsi più dura. Da segnalare anche i numeri incredibili di Djokovic nei primi turni dello Slam: 69 vittorie consecutive, bilancio di 20-0 a Parigi.
Nonostante la tanta pioggia che si è abbattuta sulla capitale francese, tutti i match di singolare di giornata sono stati portati a termine ed i tabelloni si sono così allineati al secondo turno. Pochissime sorprese nel maschile, dove hanno vinto tutti i big, da Ruud a Fritz, passando per De Minaur e Rune. Ritorno in campo con sconfitta invece per Pablo Carreno Busta, che all’esordio stagionale (e appena all’ottavo match in un anno e mezzo) si è arreso a Mariano Navone, che ha debuttato in uno Slam – da testa di serie, primo giocatore nella storia a riuscirci – con un successo in quattro set.
Discorso simile nel femminile, dove Aryna Sabalenka e Elena Rybakina hanno inaugurato il loro cammino parigino con una vittoria di routine, rispettivamente ai danni di Minnen e Andreeva (Erika). Facile anche Keys, Kasatkina, Zheng – che ha messo fine alla carriera di Alizé Cornet – e Azarenka. Il match più bello del giorno? Quello tra Katie Boulter e Paula Badosa. A vincere è stata la spagnola, in crescita nelle ultime settimane e pronta a tornare ad alti livelli. Menzione d’onore però per la britannica, che non ha un gran feeling con una superficie come la terra battuta ma stasera ha dimostrato miglioramenti non indifferenti.