Manca sempre meno al termine del Roland Garros 2024, ma per l’Italia il torneo è ancora lunghissimo. Ci sono infatti giocatori in corsa su tutti i fronte, dal singolare – maschile e femminile – al doppio – sempre maschile e femminile. Se il day 10 era stato quello di Jannik Sinner, certo di diventare numero 1 a fine torneo, il day 11 è stato invece quello del tris, in cui il tennis azzurro ha sfoderato un 3 su 3 che neanche nei sogni più belli si poteva immaginare. A firmare la prima vittoria del giorno sono stati Simone Bolelli e Andrea Vavassori, che hanno sconfitto in rimonta Ram/Salisbury ed hanno raggiunto la sesta semifinale stagionale, la seconda a livello Slam dopo quella all’Australian Open.
La qualificazione alle Atp Finals non è più solo un sogno visto che i punti iniziano ad accumularsi e il terzo posto della Race se lo tengono stretto, ma soprattutto ora c’è la rivincita contro Bopanna/Ebden, coloro che li hanno sconfitti in finale a Melbourne. A dir la verità Simone e Andrea si sono già vendicati nell’ultimo torneo, a Roma, ma farlo anche a livello Slam sarebbe speciale. Emblematiche le quote, con il duo azzurro che partirà addirittura favorito contro due fuoriclasse della specialità.
Il piatto forte di giornata è stato però il match tra Jasmine Paolini e Elena Rybakina, in cui la giocatrice toscana ha firmato una vittoria sensazionale, contro pronostico. Il treno sembrava passato quando Paolini si era fatta rimontare dal 6-2 4-3 40-15, venendo trascinata al terzo set. Proprio nel parziale decisivo, sul 4-3, la luce si è però improvvisamente spenta per la kazaka, che ha subito la pressione dell’avversaria ed ha commesso gratuiti a non finire, di fatto consegnando il match a Jasmine. E’ stata dunque una prima volta indimenticabile sullo Chatrier per l’italiana, che non solo ha raggiunto la prima semifinale Slam della sua carriera ma si è anche regalata uno storico ingresso tra le prime 10 del mondo. Il 2024 non smette di regalare soddisfazioni (meritate) a Paolini, che continua a sognare la qualificazione alle Wta Finals ma soprattutto ora sogna la qualificazione ad una storica finale a Parigi.
La sua prossima avversaria non sarà infatti la tanto temuta Aryna Sabalenka bensì la giovanissima Mirra Andreeva, che ha approfittato di una condizione non ottimale della bielorussa per ottenere la vittoria più prestigiosa della sua carriera. Anche per la classe 2007 russa sarà la prima semifinale Slam ma con ogni probabilità non l’ultima. Occasione ghiotta dunque per Paolini, che viaggia sulle ali dell’entusiasmo e proverà ad approfittare della sua maggiore esperienza. Nell’unico precedente, poche settimane fa a Madrid, è arrivata una sconfitta in due set, ma anche se Andreeva partirà favorita non è una giocatrice imbattibile e Jasmine potrà dire la sua.
Non contenta, l’azzurra è poi tornata in campo nel tardo pomeriggio e si è qualificata anche per la semifinale di doppio insieme a un’intramontabile Sara Errani, che a 37 anni continua a regalare spettacolo. Le due hanno regolato in maniera piuttosto agevole Navarro/Shnaider, calando il tris azzurro: al prossimo turno se la vedranno contro Kostyuk/Ruse. Mancano ancora quattro giorni alla fine del torneo e l’Italia può sognare innanzitutto quattro finali: domani le prime due, con Jasmine Paolini che sfida Mirra Andreeva e Bolelli/Vavassori opposti a Bopanna/Ebden. E’ il primo Slam da Wimbledon 2009 in cui una nazione (l’ultima furono gli Stati Uniti) riesce a portare dei propri rappresentanti in semifinale di tutti e quattro i tabelloni principali. Comunque vada, questo Roland Garros verrà ricordato come uno dei Major più positivi per il tennis azzurro: la speranza è che non passi alla storia solo per quello che è accaduto finora.