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Roland Garros 2023, urna malevole per le italiane: l’analisi del tabellone delle azzurre

Elisabetta Cocciaretto
Elisabetta Cocciaretto - Foto Ray Giubilo

Sono sei le azzurre al via nel tabellone principale del Roland Garros 2023 e una cosa è certa, il sorteggio non è stato dei migliori per usare un eufemismo. Gli occhi sono tutti puntati soprattutto su Martina Trevisan, già in grado di raggiungere prima i quarti di finale nel 2020 e poi la semifinale lo scorso anno. Il feeling tra la tennista toscana e lo slam parigino esiste ed è innegabile. In quest’occasione ci arriva da testa di serie numero 26, ma già al primo turno sarà tutt’altro che una passeggiata l’esordio che la vedrà opposta all’ex numero tre del mondo Elina Svitolina. L’ucraina, rientrata solo un mezzo e mese fa dalla maternità, sta iniziando a carburare e questa settimane è in semifinale nel WTA di Strasburgo, a dimostrazione di una forma che migliora di torneo in torneo.

In caso di vittoria, un secondo turno contro Parrizas-Diaz o una qualificata sulla carta potrebbe essere più abbordabile, ma molto dipenderà dall’esito dell’estrazione delle qualificate. Dal tabellone cadetto sono uscite diverse mine vaganti come le ceche Fruhvirtova e Bejlek o la russa Andreeva. Essendo Martina nella fascia del seeding compresa tra 26 e 32, necessariamente al terzo turno doveva prendere una delle prime otto giocatrici del tabellone. Le è capitata Caroline Garcia, che magari non avrà brillato in queste settimane sulla terra battuta, ma davanti al pubblico di casa e in condizioni abbastanza veloci come sono quelle di Parigi è avversaria durissima. L’ottavo è quello presidiato anche da Kasatkina e Ostapenko, mentre il quarto è quello di Aryna Sabalenka.

IL TABELLONE COMPLETO

Trevisan a parte, che per ragioni di classifica non poteva, tre delle cinque altre azzurre hanno pescato una testa di serie. Jasmine Paolini dovrà vedersela contro la numero 30 Sorana Cirstea in un match tra due giocatrici entrambe reduci da una vittoria a livello di 125K nelle passate settimane: la rumena ha vinto a Reus, Jasmine invece a Firenze. Ancor peggio è andata a Lucia Bronzetti ed Elisabetta Cocciaretto. La prima ha subito pescato la settima testa di serie Ons Jabeur, che in questo inizio di stagione ha abbastanza fatto fatica a gestire il suo fisico, ma resta giocatrice di tutt’altro livello e qualità, come dimostrato a Charleston e poi a Stoccarda fino al ritiro in semifinale.

Difficile, ma non impossibile, potrebbe essere l’impegno contro la n°10 del draw Petra Kvitova per Elisabetta Cocciaretto. Anche la ceca continua a non essere al 100% e dal trionfo a Miami ha giocato una sola partita, perdendo a Madrid contro Neuemeier. Di certo la marchigiana arrivata a questo appuntamento con una preparazione migliore. Queste tre azzurre tra l’altro sono anche tutte nello stesso ottavo.

Per Camila Giorgi ci sarà una sfida affascinante contro la rivale di tante battaglie. Quello contro Alizé Cornet sarà infatti l’ottavo scontro diretto tra le due e la notizia positiva sta nel fatto che Camila – dopo aver perso i primi due incontri – si è aggiudicata gli ultimi cinque precedenti. Pur vero che sono tutti abbastanza datati e che non si affrontano ormai dal 2020. Partita che si preannuncia equilibrata e anche piuttosto difficie da decifrare tra due giocatrici abbastanza incostanti. Eventualmente al secondo turno per Camila potrebbe esserci la terza favorita del tabellone Jessica Pegula, altra vecchia conoscenza, contro la quale però i ricordi non sono altrettanto piacevoli, avendo perso le ultime quattro volte, tre delle quali al terzo set.

E infine troviamo l’incredibile Sara Errani, che non giocava uno slam dagli Us Open del 2021, con cinque eliminazioni consecutive nelle qualificazioni. Invece gli ottimi risultati conseguiti negli ultimi mesi le hanno garantito una posizione stabile tra le prime 80 del ranking mondiale e anche un posticino nei main draws dei majors. Al primo turno per lei c’è Jil Teichmann, in un match già abbastanza ostico, mentre le due teste di serie in questa zona sono Begu e Sakkari.

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