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Arriva da Jasmine Paolini l’ennesima buona notizia di questo primo turno del Roland Garros 2023 per il tennis italiano. La tennista di Bagni di Lucca ha estromesso dal torneo la testa di serie numero 31 Sorana Cirstea con il punteggio di 7-5 2-6 6-2 in poco più di due ore di gioco. Nonostante la vittoria su una giocatrice compresa nel seeding, il tabellone dell’azzurra non si apre più di tanto: il secondo turno contro la 22enne Olga Danilovic, proveniente dalle qualificazioni, è da non sottovalutare. La serba nella sua giovane carriera ha avuto già numerosi problemi di natura fisica, ma il talento non le manca di certo.
LA PARTITA – Primo set all’insegna dell’equilibrio, con entrambe le giocatrici che si dimostrano per buona parte di esso poco ciniche nei momenti importanti. Palle break non concretizzate nel corso dei primi dieci games, e nel caso della Cirstea sul 5-4 in suo favore equivale anche ad un set point. Sul 5-5 invece arriva la svolta, con Jasmine che strappa il servizio all’avversaria a quindici e poi chiude con il servizio per 7-5.
Nel secondo parziale è la rumena a trovare il primo allungo, andando avanti 3-1. Qui arriva il game decisivo, perché Jasmine non sfrutta quattro palle break nel corso del quinto game e permette all’avversaria di creare un margine di sicurezza. Poi si susseguono alcuni break, ma di fatto Cirstea non teme mai la rimonta e chiude 6-2. Break e contro-break anche in apertura di terza frazione, ma Paolini poi riesce a sganciarsi con quattro giochi di fila che la portano avanti 5-1.
Queste le parole nel post gara di Paolini in conferenza stampa: “Sono contenta della partita che ho giocato oggi. Non era facile, lei ha un bel tennis con tanti vincenti ed è sempre pericolosa. Sono contenta perché sono riuscita a spingere quando dovevo spingere, a difendere quando dovevo difendere. Secondo me ho giocato un buon match. Danilović? Ci ho giocato una volta a Miami, sta giocando bene anche lei, ha vinto un torneo appena settimana scorsa. Lei giocherà benissimo e sarà un match complicato. Cercherò di fare il mio”.
E ancora: “Campo e palline lenti? Si, diventano subito grosse. L’anno scorso erano più veloci. All’inizio ok, poi si gonfiano. La vittoria di Firenze è stata importante. Paradossalmente in finale è stata quella più facile. Ma è comunque stato un torneo difficili, con condizioni difficili. Sono contenta di come ho gestito la settimana, migliorando, e la partita di oggi è frutto anche della settimana di Firenze. I primi mesi della stagione sono stati disastrosi (ride, ndr). Già da Roma è andata meglio, mi sentivo meglio. Sto cercando di concentrarmi su cosa devo fare senza crearmi troppe aspettative e mettermi pressione. Cercando di pensare in maniera positiva. C’è stato un momento dove pensavo negativo e accadevano solo cose negative. Sono contenta della vittoria di oggi”.
Per concludere: “Onestamente erano problemi sia fisici che mentali. La fiducia arriva con calma. Ho cercato di essere più positiva e di non focalizzarmi troppo sul risultato. Quando andava male era un’ossessione. Quella è stata la chiave. Rybakina? Ho preso il buono di quella partita. Ha vinto il torneo lei, è una giocatrice di altissimo livello e lo sta facendo vedere. Molto continua per lo stile di gioco che ha. Chiaro che sul 4-2 primo set ho fatto degli errori, però sono andata a Firenze pensando che stavo giocando meglio rispetto ai mesi prima. Ho perso però è stata una partita migliore di tutte quelle giocate quest’anno”.
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