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Iga Swiatek si è qualificata per la seconda volta in carriera per l’ultimo atto del Roland Garros. La numero uno del mondo ha sconfitto con un severo 6-2 6-1 la russa Daria Kasatkina in poco più di un’ora di gioco. Adesso attenderà la vincente dell’incontro che vedrà opposte l’azzurra Martina Trevisan e l’americana Cori Gauff. Per la polacca si tratta della trentaquattresima vittoria consecutiva. Eguagliato il record di Serena Williams, che si trova al secondo posto in questa speciale classifica che prende in considerazione le strisce di successi più lunghe dal duemila ad oggi.
Al comando c’è la sorella maggiore Venus con trentacinque, che potrebbe essere raggiunta proprio sabato da Swiatek in caso di vittoria. Anche oggi la polacca è sembrata davvero indomabile contro un’avversaria molto completa dal punto di vista tecnico ma anche troppo inconsistente per arginare le bordate di un’avversaria letteralmente in trance agonistica. Di seguito il recap della partita.
PRIMO SET –Â S’inizia nel segno di Swiatek, che comincia a spingere alla grande e nel secondo game conquista immediatamente un prezioso break (2-0). La russa riesce a reagire. Le sue traiettorie lavorate mandano leggermente in tilt la polacca che, un po’ a sorpresa, incappa in due brutti giochi al termine dei quali Kasatkina sembra potersi rilanciare (2-2). La numero uno del mondo ci mette poco a ritrovare compattezza e nel sesto gioco allunga nuovamente (4-2). Decisivo un erroraccio nei pressi della rete da parte della sovietica nel quarto punto del game, anteprima del secondo break di giornata di Swiatek. Quest’ultima adesso gioca alla grande. Tiene agilmente il proprio turno di battuta (5-2) e successivamente si concede addirittura il lusso di un terzo break (stavolta a zero) per chiudere i conti sul 6-2.
SECONDO SET – Lo spartito non cambia. La russa prova a proporre delle palle sempre diverse alla sua avversaria. Le sue variazioni, però, fanno letteralmente il solletico a Swiatek, che produce un quarto game clamoroso in risposta e ne approfitta per allungare sul 3-1. Kasatkina appare sfiduciata ed anche un po’ fiacca dal punto di vista fisico al contrario della polacca, sempre lucida e con lo sguardo fisso verso l’obiettivo su un Philippe-Chatrier dove s’inizia a far sentire anche un po’ di caldo. La giocatrice sovietica prova ad issarsi ai vantaggi ma il suo recupero di dritto si ferma sul nastro nel quinto game (4-1). Sono gli ultimi tentativi in una partita che muore definitivamente in virtù del doppio break siglato a zero dalla numero uno del mondo nel sesto gioco (5-1). Quest’ultima archivia una partita perfetta con l’ace esterno (6-1).
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