Novak Djokovic ha superato Yoshihito Nishioka in occasione del primo turno del tabellone principale del Roland Garros 2022. Prima apparizione autorevole del numero uno al mondo a Parigi, dopo il recente trionfo agli Internazionali di Roma, con il risultato di 6-3, 6-1, 6-0 a far da ottima cornice. Match che ha raccontato poco, con il giapponese semplicemente senza armi per contrastare il predominio e la completezza tecnica e tattica del campione di Belgrado; buoni spunti con il rovescio di Nishioka, ma mai divenuti realtà in un confronto…che più che confronto è sembrato un solitario per evoluzione dei tre set. Super Djokovic sul Centrale di Parigi, con un Nishioka che ha offerto quantomeno tutto se stesso in questa grande occasione. Il serbo sfiderà uno tra Alex Molcan e Federico Coria al secondo turno dell’evento parigino, con un solo obiettivo concreto sempre in mente: arrivare sino in fondo. Come curiosità, da evidenziare che Djokovic sfidò lo sloveno Molcan in una finale, a Belgrado, nel 2021, riuscendo ad avere la meglio in due set.
INIZIO
Primo set non esattamente a senso unico, in quanto Nishioka è partito meglio di Djokovic ottenendo immediatamente tre palle break nel game d’apertura; la minima apertura del rovescio del giapponese, come dinamica, ha sorpreso più e più volte Djokovic, con direzione del colpo sempre difficile da intuire. Il serbo ha però stretto i denti, affidatosi a prima e rovescio, e conquistato il primo gioco con alcune difficoltà per l’1-0. Break serbo che è tardato ad arrivare, in virtù delle varie soluzioni di Nishioka; anche con discese a rete e gioco di volo apprezzabili a far da contorto. Strappo effettivo del serbo nel sesto game, prima usufruendo di un errore di rovescio del nipponico e poi affondando il colpo…sempre con una leggerezza del giapponese; doppio fallo e 4-2. Nishioka non ha però terminato la benzina e ha annullato un set point nell’ottavo gioco, riuscendo a stimolar bene Djokovic con vari lungolinea di rovescio e chiudendo il game con una volée di dritto autorevole a campo aperto. Chiusura delle danze nel nono game per il numero uno al mondo, sul velluto così come la sua conduzione generale: 6-3.
SVOLGIMENTO ED EPILOGO
Secondo e terzo set con un dominio incontrastato e senza pari di Djokovic a caratterizzarne lo sviluppo. I vari difetti del tennis mancino di Nishioka sono stati evidenziati al meglio dal serbo, il quale ha sgretolato il giapponese sul lato del dritto e lo ha stimolato a eccedere sin troppo di rovescio, collezionando punti in serie; qualsiasi scambio che durasse più di tre colpi, a meno di prodezze del nipponico, è terminato tra le mani da dominatore del tennista di Belgrado, senza possibilità di scelta per Nishioka. Secondo parziale con triplo break e pericolo di bagel per il giapponese, neutralizzato soltanto dopo un gioco di stand-by del serbo; primo strappo con palla corta e contro-recupero nei pressi della rete vincente di Djokovic, un habitué di questo schema, nel primo game. Secondo e terzo break tra il terzo e il quinto game, sempre con errori di Nishioka da fondocampo, stimolato dal pluricampione Slam in versione robot. Quarto strappo e 6-1 nel settimo game, sempre con il solito copione ed…epilogo. Discorso mai aperto e identiche situazioni anche nel terzo set; soluzioni del nipponico ancor meno efficienti da fondo e un Djokovic che ha fatto il bello e il cattivo tempo da ogni zona del campo. Da evidenziare il break del secondo game, attuato con un dritto lungolinea in avanzamento al quale è seguita una stop volley perfetta per il 2-0; chiusura delle danze sul 6-0 con una combinazione dritto e smash al salto del campione serbo.