Marin Cilic vince un match pazzesco contro Andrey Rublev e si qualifica per la semifinale del Roland Garros 2022. Il tennista croato, in passato già vincitore degli Us Open e finalista sia a Melbourne che a Wimbledon, si conferma un giocatore estremamente completo e centra l’unica semifinale slam che gli mancava. 5-7 6-3 6-4 3-6 7-6(2) il punteggio del match, durato 4h14′, che ha visto prevalere Cilic. Ora si riposerà e nel mentre scoprirà il suo prossimo avversario, ovvero il vincente della sfida della sessione serale sullo Chatrier Ruud-Rune.
PRIMO SET – I primi giochi, come da pronostico, sono dominati dalle prime di servizio ed in generale si vedono pochissimi scambi. Rublev è quello che si costruisce le maggiori occasioni. Tra il settimo ed il nono game, infatti, arrivano ben cinque palle break per il russo, trovatosi entrambe le volte sul 15-40 sulla battuta dell’avversario. Cilic però è perfetto con un ace e quattro prime palle vincenti e sale sul 5-4. Quando sembra che l’inerzia sia dalla parte dell’ex campione US Open 2014, ecco che nell’undicesimo gioco il moscovita trova il break. Il croato commette troppi errori in serie ed alla fine è costretto a capitolare (6-5). L’ultimo game del russo è una pura formalità per il 7-5 finale.
SECONDO SET – Cilic ci mette un attimo a dimenticarsi del parziale appena perso e nel secondo game è già avanti sul 2-0. In generale i suoi turni di battuta, pur non dovendo fronteggiare direttamente delle palle break, non sono mai comodissimi. Eppure è lui che nel sesto gioco va vicino addirittura al doppio break di vantaggio. Particolare l’andamento del nono gioco, quello in cui il croato è chiamato a servire per portare a casa la frazione. Quest’ultimo si pone in un batter d’occhio sul 40-0 prima però di incappare in una serie di errori consecutivi che fanno risalire il suo avversario fino ai vantaggi. Nel momento più delicato, però, l’ex campione degli US Open è molto coraggioso ed al quinto set point utile riesce meritatamente ad archiviare la pratica per 6-3.
TERZO SET – Rublev cerca di sfruttare il vantaggio di servire per primo per fare corsa di testa nei confronti dell’avversario. Quest’ultimo però è decisamente galvanizzato dopo la rimessa in parità della sfida ed alla battuta non accenna a calare. Anzi, è proprio lui che nel quinto game va vicino al break in ben due occasioni. Il russo le rispedisce al mittente ma non può nulla in un settimo gioco in cui commette troppi errori non forzati. Cilic, poi, sul 15-40 inizia a prendere progressivamente campo al moscovita punendolo con lo schiaffo al volo per l’allungo definitivo (4-3). Il croato sembra poter portare a casa la frazione comodamente ma il decimo game è tutt’altro che scontato. Il moscovita, infatti, si porta sullo 0-30. L’ex campione Slam, però, ritrova improvvisamente il servizio e, grazie anche a due errori consecutivi del suo avversario sul 40-40, conquista il parziale per 6-4.
QUARTO SET – I game scorrono rapidi fin da subito ed a regnare sono i servizi. Per ben sette games non c’è infatti l’ombra di una palla break e l’impressione è che i due giocatori vogliano rallentare dopo tre set molto intensi per riprendere fiato. Come da pronostico, chi si prende qualche rischio in più è il giocatore in svantaggio, ovvero Rublev. Quest’ultimo si avvicina al break nel sesto gioco, arrendendosi ai vantaggi, per poi ottenerlo nel turno di risposta seguente, beneficiando dello spiraglio lasciato aperto dal suo avversario. Nel momento di servire per chiudere, il russo si porta avanti 40-0 e, al terzo set point, riesce finalmente a ristabilire la parità, trascinando la sfida al quinto e decisivo parziale. Cilic subisce un 6-3 e torna a sedersi in panchina, con la mente già proiettata alla frazione seguente.
QUINTO SET – Nonostante il privilegio di servire per primo, Cilic non approfitta particolarmente di questo vantaggio. Ad eccezione di un game di risposta in cui vince i primi due punti, perdendo però gli altri quattro, non si avvicina mai il break. Poco male visto che neppure il suo avversario riesce ad impensierirlo durante i suoi turni di servizio. Il cronometro scorre, i games passano e di palle break non ce n’è neppure l’ombra. La prima arriva solamente nel decimo game ma pesa come un macigno visto che è un match point in favore del croato. Malgrado Rublev non possa contare sulla prima di servizio, è molto bravo a comandare lo scambio ed a costringere all’errore l’avversario, per poi portare a casa il game poco dopo. Sul 5-5 è invece Cilic ad offrire la prima palla break del parziale al russo, ma toglie le castagne dal fuoco con un ace a uscire. Dopo un game molto lungo, in cui si alterano errori e vincenti, alla fine è ancora il servizio a salvare il croato. Per Rublev, invece, è un gioco da ragazzi raggiungerlo al tie-break quando l’orologio indica che sono passate le quattro ore. L’equilibrio che finora aveva regnato viene meno. A partire dal 2-2, Cilic sale in cattedra e prende in mano le redini del gioco a suon di vincenti, sia con il dritto che con il servizio. Il russo prova a reagire, ma c’è poco da fare. Marin domina per 10-2 e stacca il pass per la semifinale.