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Sembra strano dirlo, è successo solo quattro volte nelle ultime diciassette edizioni ma nella sfida per la Coppa dei Moschettieri non ci sarà il “Re della terra: Rafael Nadal. I protagonisti di questa edizione del Roland Garros saranno il numero 1 del mondo Novak Djokovic e il numero 1 della Race to Turin Stefanos Tsitsipas. Sarà un affare perciò fra i primi della classe ed è giusto che sia così. Il fuoriclasse di Belgrado, come da lui stesso dichiarato, ha infatti giocato la sua miglior partita in carriera ed ha battuto in un match dagli sfondi epici proprio Rafa, il suo eterno rivale, con cui su terra era indietro 19-7 nei precedenti. Il classe ’98 greco ha invece vinto un’altrettanto durissima battaglia contro Alexander Zverev, confermando ulteriormente tutti i progressi fatti in questa stagione magnifica per lui. Lo scorso anno i due si sfidarono in semifinale e fu una partita molto interessante, un confronto di stili ai massimi livelli. Alla fine prevalse Nole al quinto set ma Tsitsipas diede un segnale chiaro: “Ora sono pronto a stare a quel livello anche negli Slam“. Ciò sì è avverato appieno in questi Open di Francia, in cui oltre al già menzionato successo con Zverev in semifinale , ha battuto in modo perentorio anche il numero 2 del mondo Daniil Medvedev. È lecito quindi aspettarsi da parte sua una gran partita in finale, soprattutto perché non sarà certo il favorito dell’incontro, e questo aspetto può essere molto importante.
Il numero 1 del mondo avrà difatti tutte le attenzioni su di sé: ha appena battuto il più grande di sempre su questa superficie, si gioca la possibilità di conquistare il diciannovesimo Slam della sua carriera (avvicinando così i titoli di Rafa e Roger) e, soprattutto, può essere il primo a conquistare almeno due volte tutti i tornei più importanti del circuito. L’immenso campione serbo perciò, sembra strano dirlo per uno sportivo del suo calibro, dovrà esser bravo a gestire questa situazione mentale contro un avversario decisamente pericoloso. A ciò bisogna aggiungere la componente fisica: la battaglia con Rafa ha certamente privato Nole di moltissime energie mentre Tsitsipas, pur soffrendo con Zverev, ha certamente speso meno. Sottolineati quelli che potrebbero essere degli elementi favorevoli al tennista di Atene, bisogna però soffermarci anche su quelli che sono i punti di forza del favorito. Djokovic è molto centrato, sta rispondendo benissimo e mai come quest’anno appare focus sull’obiettivo/sogno Grand Slam. Quando è in questa condizione psicofisica appare difficile vederlo sconfitto ma a questi livelli basta poco per cambiare gli equilibri. La finale del 2015, persa con Stan Wawrinka, ne è un esempio. Anche lì il campionissimo serbo era in lizza per conquistare tutti i Major ma fu costretto a cedere alla potenza ed al meraviglioso rovescio dell’elvetico. La partita di domani, quindi, non è affatto scontata e sullo Chatrier è giusto attendersi un grande spettacolo. Sarebbe il giusto esito di un’edizione di Parigi, che, comunque vada, rimarrà storica.
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