“Ho giocato a un livello incredibile i primi due set, in caso contrario sarebbe stato impossibile star sul 2-0 contro uno come Nole. Ho giocato al massimo livello quando ne avevo bisogno, questo mi rende molto orgoglioso. Le condizioni non sono le condizioni che avrei scelto ma mi sono adattato ad esse. Voglio essere il tennista con più Slam in assoluto, ma non penso quelli che hanno conquistato Federer o Djokovic. Non puoi essere triste perché il tuo vicino ha una casa o una barca più grande della tua. Cerco di far la mia strafa e di proporre del mio meglio. I record sono importanti per me. Per me è un onore condividere il record del ventesimo titolo Slam con Federer, è qualcosa che ci accompagnerà sino alla fine della carriera“. Queste sono le parole d’esordio di Rafael Nadal, vincitore del Roland Garros 2020 ai danni di Novak Djokovic, rilasciate nel corso della conferenza stampa post-match. L’iberico ha illustrato la chiave del suo netto successo (6-0, 6-2, 7-5), inaspettato per le dinamiche con le quali è andato instaurandosi.
In seguito, Nadal ha esplicitato considerazioni in merito al valore morale del tredicesimo titolo a Parigi: “Quasi tutti mi vedono con il trofeo in alto e pensano: ‘Oh, ha vinto di nuovo’. Il mio percorso è più complesso di tutto questo. Dopo la pausa ci sono stati mesi molto difficili, cose che nessuno sa, problemi a livello fisico. Restare in quarantena per più di due mesi mi è costato molto, ho lavorato sodo per tornare a un livello adeguato. Avevo bisogno di molto aiuto da parecchie persone, è normale che io sia entusiasta del successo. Mi alleno molto bene da un mese e mezzo e questo traguardo significa molto per me, a livello personale ed emotivo“.