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Dopo tre anni di assenza Roger Federer ritorna con una vittoria al Roland Garros 2019. Sul nuovo Philippe Chatrier lo svizzero supera all’esordio Lorenzo Sonego per 6-2 6-4 6-4. Il piemontese, alla prima assoluta nel main draw del secondo Slam stagionale, non riesce nell’impresa contro lo svizzero apparso in ottima forma nonostante il ritiro a Roma prima del quarto di finale contro Tsitsipas. Sulla strada di Federer ci sarà adesso il lucky loser Oscar Otte, in precedenza vittorioso su Jaziri in quattro set.
PRIMO SET – L’azzurro tradisce la tensione nei primi game sullo Chatrier, cercando di chiudere immediatamente lo scambio con un vincente o con qualche smorzata. Tanti dunque gli errori di Sonego in apertura, specialmente con lo sventaglio di dritto, per tener testa a un Federer entrato in campo con la giusta concentrazione. Serve circa un quarto d’ora al piemontese per sbloccare la casella dei game ma il set è ormai compromesso e scivola rapido verso il 6-2.
SECONDO SET – Il 20 volte campione Slam impedisce al numero 73 al mondo di entrare in partita mettendo subito le cose in chiaro anche nella seconda frazione. Sonego manca una palla dell’1-0 e concede il break sul drop vincente in risposta di Federer che allunga nuovamente sul 4-0. Il piemontese, però, questa volta ha un sussulto: sul 4-1 lascia andare il braccio e, con uno splendido passante di dritto, si procura tre palle break consecutive. Lorenzo spreca la terza con qualche rimpianto ma ai vantaggi raccoglie il doppio fallo del numero 3 al mondo e accorcia le distanze con la propria battuta sul 4-3. Federer non si lascia però impressionare e porta a casa i restanti due turni al servizio senza concedere alcun punto: 6-4 e due set a zero in poco più di un’ora.
TERZO SET – Presa un po’ di confidenza col palcoscenico, l’azzurro riesce a evitare di andar subito sotto nel punteggio anche nel terzo, tentando di mettere un minimo di pressione a Federer. Lo svizzero, quasi ingiocabile al servizio, non riesce a scrollarsi di dosso Sonego, che salva due palle break nel quinto game e fa gara di testa sino al 4-3. Nel nono gioco, tuttavia, l’italiano si inceppa col rovescio e capitola sul passante dell’elvetico che non si distrae e completa l’opera con la propria battuta nel game successivo.